Manovra stipendi e rapporti opachi con altri club: tempistiche e scenari per la Juve
Le questioni extra-campo relative alla Juventus trovano ampio spazio oggi, un risalto mediatico espresso in modo evidente dalla trattazione dei temi giudiziari bianconeri sui principali quotidiani sportivi, pensando sia a quelle che saranno le tempistiche (sui vari fronti) che - come al solito - alle possibili conseguenze per il club bianconero.
L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma in particolare sui rischi connessi alla cosiddetta "manovra stipendi", cioè a quegli accordi raggiunti tra club e tesserati ma non depositati in Lega e FIGC (in merito alle mensilità di stipendio dilazionate in periodo Covid). I calciatori implicati rischierebbero un mese di squalifica se venisse riscontrata una "responsabilità diretta" sulla firma, il club dal canto proprio - ma non è un mistero - andrebbe incontro a un'importante sanzione pecuniaria.
In linea teorica, inoltre, l'articolo 31 della Giustizia Sportiva prevedrebbe anche una nuova penalizzazione in classifica. La Rosea si esprime anche sulle speranze della FIGC: l'auspicio è quello di una chiusura dei procedimenti a carico della Juventus prima della fine del campionato. Una missione certo tutt'altro che scontata, pensando anche a eventuali ricorsi bianconeri (dopo quello già in corso, con udienza fissata al 19 aprile) al Collegio di Garanzia del CONI.
Il Corriere dello Sport (che dà risalto al tema anche in prima pagina) spiega che, a livello di filone stipendi, la Juventus è pronta a ricevere gli atti della Procura Federale all'inizio della prossima settimana: il deferimento appare di fatto scontato, temendo anche un nuovo riferimento all'articolo 4 (principi di lealtà e correttezza sportiva). La questione legata alle partnership opache con altri club viene invece letta come separata da Chiné: il rischio, per questo filone specifico, è che si possa andare a processo addirittura a fine 2023.
Tuttosport, infine, si sofferma sulle possibili strade per i bianconeri dopo le notifiche attese da lunedì: in primo luogo la Juve può presentare una memoria difensiva, nell'arco di quindici giorni, così come (nello stesso arco di tempo) i bianconeri potrebbero scegliere di patteggiare e di avere un immediato dimezzamento della pena.