Mancini: "Europei rinviati? Saremo pronti. Bernardeschi flop? Dipende da lui. Sul futuro di Zaniolo..."
Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport nel corso della quale ha parlato ovviamente degli Azzurri ma anche dell'attesa finale di Coppa Italia di questa sera tra il Napoli e la Juventus.
"Napoli-Juve? A suo modo, anche questa partita ha una sua magia: l’Olimpico riapre anche se vuoto, un segnale in più della vita che ritrova lentamente la sua normalità. Non sono sorpreso della poca lucidità della Juve, dopo la lunga inattività, ci vorranno almeno 5-6 partite prima che le squadre recuperino il loro vero calcio. Mi aspetto una partita molto aperta ed equilibrata perché il Napoli è forte, molto forte, più di quanto dica la classifica di campionato. Gattuso? È cresciuto di stagione in stagione accumulando conoscenze ed esperienze. Sarri invece è stato bravo a prendere una squadra che vince da tanti anni e tenerla davanti a tutti. Non è facile come sembra", queste le parole di Mancini.
Il ct della Nazionale ha poi concluso: "Europei rinviati al 2021? Eravamo pronti per tutti. Ogni cosa era stata messa a punto. Non sarebbe stato un girone facile come pensavano in tanti e non lo sarà tra un anno. Ma saremo pronti anche per l’Europeo che verrà. Zaniolo? Le prime volte che lo osservai mi impressionò ma non vuol dire che sia già arrivato. Deve crescere ancora tanto. Ai nostri giovani auguro di giocare partite importanti e con continuità come per esempio non è accaduto di recente a Emerson Palmieri in Premier. Mi piacerebbe che trovasse un ruolo da titolare in Italia. Bernardeschi? Con noi ha sempre fatto bene. Tanto dipende anche da lui: deve metterci il massimo della volontà per ritrovare un posto di primo piano nella Juve e continuità di gioco".
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