Mancini si è preso la Roma. E con Mourinho può diventare il nuovo...Bonucci
Anche nella prima amichevole (o meglio, una vera e propria battaglia) di alto livello contro il Porto Gianluca Mancini si è confermato il leader della difesa della Roma. Chiaramente non per il gol di testa su angolo di Nicolò Zaniolo che ha regalato il momentaneo vantaggio ai giallorossi, ma per la centralità e il peso che riveste in difesa anche se, vicino a lui, c'è un certo Chris Smalling.
A 25 anni Mancini sta entrando nel periodo della sua piena maturazione calcistica, all'alba del suo terzo anno di Roma. I tifosi lo adorano anche e soprattutto per il suo temperamento, ma José Mourinho se ne sta "innamorando" anche a livello tattico. Il difensore ex Atalanta, infatti, sta diventando il secondo regista della squadra (un po' come fece in un periodo di emergenza totale con Fonseca, quando venne schierato da centrocampista davanti alla difesa). Fortissimo nel gioco aereo, 5 le reti realizzate nella scorsa stagione, Mancini è perfetto nella difesa a quattro, nonostante si sia già districato bene nella linea a tre edizione 2020/21.
Un discorso che si può allargare anche alla Nazionale, nonostante il centrale di Pontedera sia stato "tagliato" da Roberto Mancini all'ultimo Europeo. L'Italia aspetta la sua definitiva maturazione anche in chiave Qatar 2022 e nell'ottica di rimpiazzare Leonardo Bonucci, Francesco Acerbi e Giorgio Chiellini. Soprattutto il primo.
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