Manchester City-Chelsea: il confronto tra le finaliste di Champions League
Il momento più atteso della stagione è arrivato. La partita più importante dell'anno, quella che ogni calciatore sogna di giocare e di vincere: stiamo parlando della finale di Champions League. Alle 21 gli occhi di tutti gli appassionati saranno puntati sullo Stadio do Dragao di Porto, dove Manchester City e Chelsea si contenderanno l'ambita coppa dalle grandi orecchie.
I Citizens arrivano per la prima volta a giocarsi una finale europea, ma nonostante ciò sembrano essere i favoriti. Vengono dalla vittoria della Premier, hanno l'organico più forte e l'allenatore più vincente: tutto sembra pendere dalla loro parte. I Blues dal canto loro sono riusciti a conquistare il quarto posto in campionato solo all'ultima giornata, ma nella campagna europea hanno eliminato club più accreditati come Atletico e Real Madrid. La svolta nella loro stagione è arrivata nel girone di ritorno, con l'esonero di Frank Lampard e l'arrivo di Thomas Tuchel che è riuscito a trovare un'organizzazione per i tanti talenti della rosa.
Nell'attesa di scoprire chi avrà la meglio, andiamo a confrontare Manchester City e Chelsea in vista della finalissima di stasera.
Valore delle rose
Il Manchester City è una delle due squadre (l'altra è il Liverpool) che può vantare una rosa da oltre 1 miliardo di euro (fonte Transfermarkt). Scorrendo i nomi della scuderia, si comprende subito quanto Guardiola possa usufruire di grandissimi campioni in tutti i reparti. Giusto per fare un esempio: stasera il reparto difensivo sarà presumibilmente composto da Walker, Dias, Stones e Cancelo, un pacchetto dal valore complessivo di 185 milioni di euro...niente male per dei difensori.
Nonostante l'enorme valore del City, anche il Chelsea si difende bene; d'altronde per arrivare in finale di Champions bisogna disporre di grandissimi giocatori. Secondo Transfermarkt, la rosa dei Blues ha un costo totale di circa 773 milioni di euro. La forza della squadra di Tuchel risiede nel reparto offensivo giovane e talentuoso in cui spiccano Mason Mount (60 mln), Kai Havertz (70) e Timo Werner (65).
Sceicco Mansour vs Roman Abramovich
I principali artefici di queste rose impressionanti sono naturalmente i presidenti delle due squadre, lo sceicco Mansour e Roman Abramovich. L'imprenditore russo decise di entrare nel mondo del calcio nel 2003, dopo aver sorvolato Stamford Bridge in elicottero ed essersene innamorato. Dall'inizio della sua presidenza, Abramovich ha sempre speso somme ingenti per potenziare i Blues e portarli sul tetto d'Europa. Obiettivo che ha centrato nel 2012, quando il Chelsea vinse la sua unica Champions League.
Mansour ha rilevato il City solo una decina di anni fa, ma proprio come il suo collega russo, ha sempre dato vita a campagne acquisti mirabolanti, mettendo sotto contratto giocatori del calibro di Aguero, De Bruyne e Ruben Dias. Nonostante i diversi titoli nazionali, nella ricca bacheca dello sceicco manca ancora una coppa dalle grandi orecchie. Sarà la volta buona?
Phil Foden vs Mason Mount
City-Chelsea non è solo una guerra tra miliardari, ma anche il confronto tra due astri nascenti del calcio che si trovano a vivere il sogno della loro infanzia. Phil Foden e Mason Mount provengono direttamente dal vivaio delle due squadre e ora si trovano a contendersi la finale di Champions League.
Come abbiamo detto, Citizens e Blues sono abituate da anni a spendere grandi cifre per il calciomercato, quindi è curioso che due degli uomini chiave siano stati pagati complessivamente 0. Non si sa come finirà, ma Foden e Mount hanno sicuramente un futuro radioso davanti.
Pep Guardiola vs Thomas Tuchel
Poi ci sono loro, gli strateghi delle due squadre, gli allenatori. Profeti di due filosofie di gioco diverse, bel gioco per Pep e sano pragmatismo per Tuchel, ma accomunati dallo stesso obiettivo, la coppa.
Guardiola è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, ha conquistato trofei in ognuna delle sue esperienze, ma non alza la Champions da esattamente 10 anni. Da quando è al City non è mai riuscito a superare i quarti, ma finalmente sembra aver trovato i giusti equilibri di gioco.
Al contrario, Tuchel non ha mai vinto una competizione europea. C'era andato vicino l'anno scorso, quando col suo PSG si dovette arrendere allo strapotere del Bayern Monaco, ma stavolta sembra intenzionato a prendersi la sua rivincita e a coronare quanto di buono fatto nei pochi mesi sulla panchina del Chelsea.
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