Male con Juve e Rangers, benissimo con il Galles: i motivi delle due facce di Ramsey
Non poteva scriversi storia peggiore per Aaron Ramsey che, di passaggio a Glasgow, ha deciso in negativo la finale dei Rangers. Una squadra che l'ha accolto a gennaio, impegnandosi in un ingaggio alto, speranzosa di ricevere un aiuto importante da un giocatore con la sua tecnica ed esperienza. Apporto che non è arrivato: soltanto due gol per il gallese a Premiership ormai praticamente decisa e lunghi periodi tra panchina e tribuna.
I rigori si sbagliano, e forse sono espedienti troppo crudeli per giudicare un'esperienza positiva o negativa che sia. Per una squadra della caratura dei Rangers però, giunta a un traguardo forse irripetibile nella sua storia quello sbagliato da Aaron Ramsey non sarà mai un calcio di rigore qualsiasi.
Rigore di difficile ricerca scovato dal giornalista Giuseppe Pastore e calciato in maniera quasi identica dal centrocampista gallese.
Ciò che stupisce però di Aaron Ramsey è la diversità di rendimento tra club e Nazionale. Il post-Arsenal del gallese è stato un calvario di infortuni e panchine che con i club non è ancora terminato. Giunto alla Juventus a parametro zero nell'estate del 2019, non ha mai trovato continuità né con Sarri, né con Pirlo e né con Allegri, che ha scelto anche di privarsene a stagione in corso.
Non fa parte del nuovo progetto bianconero e nonostante il contratto scada nel 2023, potrebbe partire già in estate (il gallese guadagna 7 milioni netti). Con la Juventus ha totalizzato 70 presenze e non si è mai trovato a suo agio, come palesato in un'intervista al Mirror l'estate scorsa.
"Le ultime due stagioni alla Juventus sono state complicate. Ci sono stati molti fattori e cambiamenti a cui non ero abituato. Ora ho la mia squadra costruita intorno a me che si concentra sulla mia forma fisica per farmi essere sempre al meglio. Il calcio è uno sport di squadra e molte volte tutti fanno le stesse cose, ma forse alcuni giocatori hanno bisogno di un po’ più attenzione"
- Aaron Ramsey al Mirror
Wales, Golf, Club. Più o meno in quest'ordine. È un caso che Ramsey e Bale facciano parte della stessa Nazionale? Il centrocampista di proprietà della Juventus, così come il madridista, quando indossa la maglia del Galles si trasforma (o la fa quando gioca con i club?) e a sprazzi torna a illuminare come ai tempi dell'Arsenal. Non ha più quell'agilità e capacità fisica che gli consentivano di essere anche un centrocampista coast to coast, ma a 31 anni ha una maturità diversa che gli permetterebbe di influenzare l'inerzia delle partite.
"Qui in Nazionale lo staff medico mi conosce da tanto tempo, da quando ero all’Arsenal. Mi capiscono, conoscono il mio corpo e sanno di cosa ho bisogno. Speriamo di poter dare il massimo, sto bene e non vedo l’ora che arrivi sabato"
- Aaron Ramsey al Mirror
Nell'Europeo di quest'estate ha ben figurato segnando anche un gol decisivo alla Turchia, fondamentale per passare il girone. Nelle 4 gare di qualificazione ai mondiali che ha giocato tra ottobre e novembre ha segnato 3 gol e fornito 2 assist, con la fascia al braccio, per portare il Galles ai Playoff.
Playoff iniziati con il successo per 2-1 sull'Austria in Semifinale ottenuto grazie alla doppietta di Gareth Bale e a un'ottima prestazione proprio di Aaron Ramsey. Il conflitto in corso tra Russia e Ucraina ha ritardato la Finale Playoff che si disputerà l'11 giugno a Cardiff tra Galles e la vincente di Scozia-Ucraina. Un appuntamento storico per il Galles, un'occasione per rilanciarsi per Aaron Ramsey.
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