Lukaku: "Voglio vincere tutto, per questo sono al Chelsea. L'Inter mi ha migliorato, sono un leader"
Romelu Lukaku, ex centravanti dell'Inter ora in forza al Chelsea, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del sito del club londinese: di seguito le dichiarazioni dell'attaccante belga.
IL RITORNO - "Sono molto felice di essere tornato, felice di vedere volti familiari, quindi non vedo l'ora di iniziare a lavorare con la squadra. La vittoria di sabato? È stata una buona vittoria, vincendo 3-0, un risultato dominante, creando molte occasioni. Non abbiamo avuto problemi, è stato un bene. Il Chelsea vuole continuare a vincere, continuare a crescere come club e dominare davvero in Inghilterra e in Europa. Questo è qualcosa che volevo e sono qui ora, quindi tocca a me aiutare la squadra a raggiungere il suo potenziale".
DIFFERENZE - "Rispetto al Lukaku 18enne mi sento solo più completo. Ho cercato di padroneggiare tutte le sfaccettature di cui un attaccante ha bisogno e voglio solo continuare a migliorare nei piccoli dettagli e in quelli che sono i miei punti di forza. Voglio solo cercare di aiutare la squadra a vincere ed essere a disposizione del mister e dei miei compagni. Voglio assicurarmi che si sentano a loro agio che possano appoggiarsi a me in qualunque situazione".
LEADERSHIP - "Mi assicuro che tutti si sentano a proprio agio. Questo è il mio modo di essere leader. Quando ero all'Inter, quando sono stato capitano della nazionale, mi sono assicurato che tutti avessero fiducia e sapessero cosa fare. Quando c'è un momento difficile nella partita, i miei compagni possono contare su di me e io li incoraggerò sempre, senza mai abbatterli o sbraitare contro di loro. Cerco di rimanere positivo e di assicurarmi di vincere la partita, perché è sempre la cosa più importante".
RUOLO - "Dipenderà dal piano di gioco e da ciò che il mister vuole che io faccia. Se vuole che sia un punto di riferimento o che io attacchi gli spazi dietro i difensori, posso farlo. I due anni in Italia mi hanno aiutato a padroneggiare tutti i dettagli del gioco di un attaccante e ora sono pronto. L'Italia è tatticamente e tecnicamente un campionato migliore ma qui in Inghilterra è tutta una questione di intensità. È questo che fa la differenza ma per me non è un problema perché sono stato qui 8 anni e so di cosa si stratta. Conosco il campionato, ho segnato tanti gol qui, ora guardiamo avanti. Sono una nuova versione di quel giocatore di prima. Mi sono evoluto e la squadra a cui mi unisco è una squadra molto forte".
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