Zlatan Ibrahimovic vs Luka Jovic: chi dovrebbe guidare l'attacco del Milan nella prossima stagione?

Per un ritrovato Ante Rebic, che ormai si candida a rimanere il principale attaccante della prossima stagione del Milan dopo un 2020 da capocannoniere con ben 8 reti, c'è ancora un grosso punto interrogativo nel reparto avanzato. Ed ha un nome e cognome, tanto amati dai tifosi rossoneri: Zlatan Ibrahimovic.

La situazione contrattuale dello svedese (che a dicembre aveva firmato un accordo fino a giugno) era già complicata a causa del suo ingaggio elevato (come l'età) che la dirigenza milanista con Ivan Gazidis in testa non è mai stata propensa a confermare anche in quella che dovrà essere la stagione della rinascita. Tra i nomi per la sostituzione dell'attaccante svedese c'è quello di Luka Jovic, giovane punta che, dopo l'arrivo al Real Madrid, sembra aver smarrito la retta via. Ma su chi tra i due farebbe meglio a puntare il Milan?

C'è subito un particolare (grosso) che va a discapito di Zlatan Ibrahimovic. E' chiaramente l'età, visto che lo svedese è nato nel 1981 e compirà 39 anni ad ottobre, mentre Luka Jovic è un classe 1997. A vantaggio di Ibra, invece, c'è di sicuro la gran professionalità, visto il comportamento tenuto dall'ex Eintracht durante il lockdown in Spagna che ha mandato su tutte le furie la dirigenza del Real, che ha speso 60 milioni di euro per acquistarlo dall'Eintracht Francoforte (dove ha giocato proprio con Ante Rebic...). Il ruolino di Jovic, dopo la clamorosa stagione da 36 gol e 9 assist in Germania, è desolante: solo due le reti con la maglia dei Blancos, e una considerazione da parte di mister Zidane non quantificabile per quanto è bassa.

Detto questo, il Milan dovrebbe puntare su Luka Jovic. Zlatan Ibrahimovic è senz'altro più forte del serbo, crediamo sia fuori di dubbio. Ma se i rossoneri ricevessero garanzie sulla voglia di riscatto da parte dell'ex Eintracht, potrebbero affondare il colpo. Anche per ricomporre il tandem delle meraviglie con Ante Rebic: ma, chiaramente, solo se fosse un acquisto in prestito con diritto di riscatto. 40 o 50 milioni per una scommessa, al momento, non si possono né devono spendere.

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