Chi è Ronaldo il Fenomeno? La storia di Luis Nazario De Lima

Ronaldo il Fenomeno vs Milan
Ronaldo il Fenomeno vs Milan / Claudio Villa/Getty Images
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Ronaldo Luís Nazário de Lima, poi conosciuto solo come "O Fenomeno", nasce nel 1976 a Rio de Janeiro, e già con queste coordinate la biografia si colora di leggenda. In Brasile Ronaldo cresce giocando a calcio, e per un periodo della sua vita viene anche insignito del ruolo di portiere, che ovviamente non si adatta a lui. Piano piano il ragazzino palesa le sue capacità che non possono essere nascoste a lungo, e ottiene il primo contratto professionistico con il Sao Cristovao. Giovane talento con un ruolo finalmente cucito su misura, Ronaldo inizia ad essere notato sempre di più, e cambia squadre risalendo la corrente fino in Europa nel 1994, approdando al PSV. In Olanda, durante la prima stagione realizza 30 goal in 33 presenze, un numero impressionante che fa calare il sipario su chi sia il nuovo capocannoniere del campionato. Inizia a crescere la consapevolezza che il nuovo arrivato brasiliano sia veramente forte, e che presto arriverà alla consacrazione.

Ronaldo il Fenomeno con la maglia del Barcellona
Ronaldo il Fenomeno con la maglia del Barcellona / Claudio Villa/Getty Images

Nel 1996 passa al Barcellona, dove vince la scarpa d'oro a seguito di un campionato disseminato da prestazioni di altissimo livello e, come sempre, tantissimi gol. Il giocatore ormai ha un'aura di imbattibilità che lo segue fedelmente ovunque, intimorendo gli avversarsi e facendo scalpitare i tifosi. Dopo una stagione eccezionale con la maglia Blaugrana, Ronaldo vola in Italia, all'Inter, dove si rivelerà determinante e vincerà il Pallone d'Oro, guidando i nerazzurri alla vittoria della Coppa UEFA. Il brasiliano risulterà decisivo anche in finale contro la Lazio, dove si renderà protagonista di una prestazione fuori dal comune -l'elastico su Favalli è ancora nei nostri occhi - coronata dalla rete del 3-0 dopo uno straordinario dribbling all'incolpevole Marchegiani.. La stagione all'Inter tuttavia è la stessa del primo grave infortunio in cui si rompe il tendine rotuleo, guaio che si trascinerà per mesi, ma che non riuscirà a cancellare le prestazioni da fuoriclasse che regala alla squadra nerazzurra. Nel 2002, dopo la parentesi interista viene ceduto al Real Madrid e anche in quell'anno vince un Pallone d'oro dopo aver trascinato la nazionale brasiliana sul tetto del mondo ai Mondiali di Corea e Giappone. Fino al 2007 il brasiliano militerà nei Blancos, alternando diversi infortuni, che rallentano ma non frenano l'immenso talento, dopodiché tornerà a Milano, ma sta volta per la fazione rossonera dove però la stagione si rivela sfortunata. Dal 2009 torna in Brasile, con il Corinthians, con la quale vince il campionato. Gli ultimi anni saranno scoraggiati da altri infortuni, fino alla conclusione della carriera nel 2001.

Ronaldo il Fenomeno con la maglia del Brasile
Ronaldo il Fenomeno con la maglia del Brasile / MAURICIO LIMA/Getty Images

L'impressionante media realizzativa di Ronaldo è stata di 0,68 reti per partita, con un totale di 352 goal in 518 presenze. Numeri inarrivabili, ma asettici se privati della tecnica e dell'infinito talento del brasiliano che non a caso è considerato, grazie alle sue abilità sconcertanti e alla personalità, il più grande giocatore della sua generazione, e un punto di svolta nella storia del calcio che lo ha elevato a monumento inarrivabile. Per trovare un termine di paragone bisogna tornare indietro nel tempo, e ripescare nomi del calibro di Pelè e Maradona, che comprensibilmente sono tra i pochissimi a poter essere messi al pari del Fenomeno. Si sapeva da subito che sarebbe arrivato in alto, ma non si poteva immaginare che il ragazzino da Rio avrebbe sfiorato la vetta e poi ci si sarebbe accomodato sopra. Storia nella storia, Ronaldo è inumano, non segue i classici paradigmi calcistici, ma li reinventa, spirito precipuo del calcio che si adatta a lui e non il contrario. Talento immortale, unico e definitivo Fenomeno.


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