Lucca si racconta: "Ibra idolo ma a FIFA scelgo la Juve. Nazionale? Non faccio il fenomeno"
Lorenzo Lucca, giovane centravanti del Pisa nel mirino di moltissime squadre di Serie A per il suo ottimo rendimento, ha parlato di sé in un'intervista con la rivista Sportweek. Di seguito le sue parole.
QUALITÀ - "Le mie qualità migliori sono l'agilità e la coordinazione insieme alla tecnica. Per mia fortuna ho potuto affinarla grazie ad allenatori che l'hanno curata parecchio. Pochi si aspetterebbero che uno alto come me sia così tecnico. Il mio idolo è Ibrahimovic, per me è il più forte di sempre: studio i suoi colpi e cerco di imitarlo".
NAZIONALE - "Non ne sapevo nulla. Poi una sera mi chiama Imborgia alle dieci e mezza e mi dice che era tutto vero. Voleva dire che Mancini mi tiene d'occhio ma per ora non mi avrebbe convocato. Quindi la notizia era vera, ma non si sarebbe tradotta in qualcosa di concreto. Perciò Imborgia voleva dirmi: pensa a lavorare e non fare il fenomeno. Ma con non c'è pericolo: ho una grande consapevolezza di me stesso, però non faccio il fenomeno".
CRESCITA - "Da piccolo ero basso e giocavo come esterno, non rubavo l'occhio. Sono cresciuto tutto d'un botto e ho avuto problemi alla schiena. Giocavo in una scuola calcio torinese legata al Milan, mi prese subito il Toro. Ma a FIFA gioco con la Juve".
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