Lobotka si è preso il centrocampo del Napoli

Stanislav Lobotka
Stanislav Lobotka / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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Da oggetto misterioso a uomo chiave. Stanislav Lobotka si è finalmente preso in mano il centrocampo del Napoli. Marek Hamsik, suo connazionale, aveva garantito che si trattasse di un centrocampista dotato di grandi qualità, e quando dalle parti di Napoli parla Marekiaro tutti stanno bene ad ascoltare. Nonostante ciò l'avventura di Lobotka in azzurro non cominciò nel migliore dei modi. Arrivato a gennaio 2020, il suo acquisto finì sotto la lente d’ingrandimento per la sua forma fisica e per la cifra spesa (20 milioni di euro + 4 di bonus), considerata eccessiva rispetto al valore dimostrato dallo slovacco fino a quel momento. Gattuso non lo considerava abbastanza e per un anno e mezzo giocò molto poco, finendo spesso ai margini della rosa partenopea.

Poi con l'arrivo di Spalletti la luce in fondo al tunnel. L'allenatore ne colse subito le qualità e decise di puntare su di lui rendendolo centrale nel progetto tecnico. In una delle prime conferenze stampa da nuovo allenatore del Napoli, Spalletti dichiarò:

“Ho sempre avuto grandi registi nella mia carriera. Un buon regista è quello che sa fare tutto bene, mentre un grande regista è quello che fa in modo che la squadra faccia tutto bene. E Lobotka è sicuramente un grande regista. E’ un giocatore fantastico, può diventare il Jorginho del Napoli. Quando inverte il senso di corsa e porta palla ti spacca in due”
.

D'altronde l'allenatore ex Roma e Inter ha sempre apprezzato giocatori in quella zona di campo con le caratteristiche fisiche e tecniche dello slovacco, il quale per modo di giocare può ricordare l'ex Roma David Pizarro, altro giocatore che nella Capitale si è fatto apprezzare particolarmente.

Spalletti ha rivitalizzato la mente e il corpo di molti calciatori calciatori, tirando fuori il massimo delle loro qualità e così ha fatto anche con lo slovacco: da ultima ruota del carro è diventato il fulcro del centrocampo azzurro. Lobotka rappresenta la vittoria di tutti, da Giuntoli a Luciano Spalletti. Ma anche di Marek Hamsik.