Lo sfogo di Juric: pungolo per il Toro o epilogo segnato?
"Ero stato subito chiaro con la società e non erano richieste folli, mi conoscete. Ma sono solo andati via calciatori. E se anche dovessero arrivare adesso sarebbe tardi...". Parola di Ivan Juric, un tecnico che piace perchè non le manda mai a dire. Il croato, parlando del mercato, ha rincarato un concetto presentato già nella conferenza stampa alla vigilia della gara con la Fiorentina, persa 2-1 dal Torino come con l'Atalanta alla prima giornata. Un (grosso) campanello d'allarme quello lanciato dal tecnico granata a cui il mercato ha portato solo Marko Pjaca e Tommaso Pobega, entrambi in prestito.
Negli ambienti granata si vocifera che queste dichiarazioni di mercato siano state pronunciate reiteratamente, con l'obiettivo di farsi esonerare. Una "missione" impossibile considerando il contratto da 2 milioni a stagione che Juric ha firmato con Urbano Cairo fino al 30 giugno 2024. In un certo senso le parole del tecnico hanno "smascherato" il presidente granata mettendolo quasi con le spalle al muro. E ora le opzioni sono sostanzialmente tre: la prima, forse la più utopica, è la possibilità che Vagnati e Cairo esaudiscano in tre giorni tutte le richieste del tecnico.
La seconda al momento rasenta l'impossibile, mentre nessuno si stupirebbe se ne verificasse una terza: potrebbe arrivare l'esonero di Juric, ma Cairo probabilmente preferirebbe scalare a mani nude l'Everest piuttosto che continuare a pagare il tecnico fino al 2024, o delle clamorose dimissioni da parte del croato. Che ha sempre dimostrato di essere tutto d'un pezzo e probabilmente, anche se a malincuore, sarebbe pronto a lasciare sul tavolo i 2 milioni di euro a stagione pattuiti. Ad ogni modo di mezzo ci vanno sempre e solo i tifosi del Toro, stufi di lottare per non retrocedere dopo aver assaggiato l'Europa. Ma soprattutto stufi di Urbano Cairo.
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