Lionel Messi in Arabia? Le cifre sono folli, ma per lui sarebbe la scelta giusta?

Red Carpet - 2023 Laureus World Sport Awards Paris
Red Carpet - 2023 Laureus World Sport Awards Paris / Aurelien Meunier/GettyImages
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Lionel Messi, il campione per eccellenza, colui che dopo aver vinto tutto con i club ha centrato anche il Mondiale con l’Argentina, facendolo da capitano. Nei giorni scorsi però ha fatto parlare di sé per il suo tanto discusso rapporto con il Paris Saint-Germain. Nell’ultima settimana la Pulga di Rosario ha violato le condizioni del suo club e dopo una sconfitta ottenuta tra l'altro in casa, ha saltato gli allenamenti ed è salito su un jet con direzione Arabia Saudita. Chiariamo che il luogo di arrivo non è per trattare il suo futuro, ma semplicemente perché Messi scrive sul libro degli introiti la cifra di 30 milioni annui per promuovere il paese del Medio Oriente.

Dopo appena qualche giorno di riflessione è arrivata il cambio di rotta, il calciatore ha fatto le sue scuse pubbliche ed è stato reintegrato, ma sembra sempre più evidente che questo rapporto di lavoro, con scadenza al 30 giugno prossimo, sia arrivato alla conclusione. Dopo quanto successo sono arrivate anche delle indiscrezioni dall’Equipe che vorrebbe addirittura un accordo verbale già raggiunto dall’argentino e ovviamente le cifre sarebbero a dir poco imbarazzanti. Ora facciamo chiarezza e cerchiamo di capire se il futuro di Messi parlerà arabo.

Una pioggia di milioni per convincerlo

Come tutti ben sappiamo, per convincere un uomo a valutare un’offerta, una valanga di soldi sono un buon mezzo di persuasione, ma qui parliamo di cifre che sono quasi imbarazzanti per la loro grandezza: all’ex 10 del Barcellona sono stati offerti più di 500 milioni a stagione. Sì, avete letto bene, un numero mastodontico. Se calcoliamo che il contratto proposto avrebbe una durata biennale il conto è presto fatto: 1 miliardo sul piatto e da quanto scritto oltralpe sarebbero anche di più perché con alcuni bonus e benefit presenti si sforerebbe addirittura questa cifra.

Il paragone viene fuori spontaneo: andrebbe a guadagnare più del doppio rispetto a Cristiano Ronaldo che si ferma a “soli” 200 milioni a stagione e riproporrebbe una sfida che ha infiammato la Liga per anni, quella tra due campioni così grandi e allo stesso tempo così diversi. Oltretutto la sfida li vedrebbe ancora in due club rivali, il portoghese gioca attualmente nell’Al-Nassr e Leo potrebbe vestire la maglia dell’Al-Hilal, per fare il paragone con il loro glorioso passato,  tra le due squadre corre la stessa rivalità che c’è tra Real Madrid e Barcellona.

La scelta è quella giusta?

Allo stato attuale non possiamo confermare o smentire se il capitano albiceleste sarà in Arabia nella prossima stagione (anzi, il padre ha smentito queste voci), sicuramente il cuore lo vorrebbe ancora a Barcellona per quello che sarebbe un ritorno dei sogni, ma allo stato attuale del club e con la situazione economica della società appare quanto mai fantascienza che si possa realizzare questo come back.

Per un giocatore che nella sua bacheca ha 7 Palloni d’Oro, ha alzato al cielo ogni genere di coppa con riconoscimenti di squadra e personali, lasciare il calcio che conta non deve essere facile. La conferma di questo arriva dal già citato Ronaldo, la scarsa competitività del campionato lo ha reso molto nervoso anche con i tifosi. Probabilmente al posto di Messi non ci penseremmo due volte e firmeremmo subito quel contratto, i numeri sono altissimi e in pochi sarebbero in grado di rifiutare.

Ma una leggenda come lui, quello che da molti è ritenuto il calciatore più forte di tutti i tempi, un ragazzo che è partito dal basso e già con la sua carriera ha accumulato numerosi zeri nel conto in banca avrebbe ancora bisogno di aggiungerne altri? Forse no, forse sarebbe dovuto restare in Spagna già da prima e firmare a qualsiasi cifra per il club che lo ha reso grande, ma queste sono solo le parole di un nostalgico che vede il calcio con gli occhi della passione. Per ora possiamo solo aspettare e vedere se il peso dei soldi porterà lontano dall'Europa uno dei talenti più grandi della storia di questo sport.