Le tre leggende del Nottingham Forest: Robin Hood, Brian Clough e... Giuseppe Garibaldi!

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Il Nottingham Forest è solo uno dei tanti esempi di "miracoli" calcistici. Quella che poteva diventare una nobile del calcio inglese (anche se per certi versi lo è ancora) ed è poi caduta negli inferi delle serie minori. Una squadra, quella del Forest, legata indissolubilmente a tre nomi.

Prima di introdurre queste tre figure fondamentali, però, bisogna risalire alla storia del Forest, che è praticamente nato per "ripicca". Anno 1862, a quasi mezzo secolo dalla Rivoluzione Industriale inglese: a Nottingham, città delle Midlands (situata, appunto, nella fascia centrale d'Inghilterra), nasce l'omonima squadra di calcio grazie a Richard Daft, che aveva un fratello con cui non andava propriamente d'accordo. Colui che nel 1865, insieme ad altri 14 soci, decise poi di dare vita al "nostro" Nottingham Forest. La seconda parte del nome deriva dal Forest Recreation Ground, all'interno della foresta di Sherwood. Il nome vi dice qualcosa? E' proprio il territorio dell'uomo che "ruba ai ricchi per dare ai poveri": Robin Hood, un personaggio metà storico e metà immaginario dalla memoria collettiva degli inglesi è arrivata fino a noi.

Darren Staples/Getty Images

E i 15 membri fondatori si consideravano dei dilettanti gentiluomini, proprio come il più famoso ladro. Per la maglia del neonato Nottingham Forest scelsero il colore rosso per onorare Giuseppe Garibaldi e la divisa dei suoi soldati capaci di unire l'Italia. Sì, proprio l'italiano "eroe dei due mondi" che visitò l’Inghilterra nell’aprile del 1864, osannato da grandi folle e accolto in particolare da un corteo di BenefitTemperanceFriendly and Trade, tutte associazioni massoniche tipiche nell'Inghilterra del XVIII° secolo. Garibaldi, appunto, si dice fosse un membro della massoneria, proprio come i padri di alcuni fondatori del Forest. E se 1+1 fa 2...

Dan Westwell/Nottingham Post

La terza leggenda del Nottingham Forest risponde al nome di Bryan Clough. L'allenatore capace di entrare nel mito Forest vincendo due Coppe dei Campioni (oggi Champions League) consecutive tra il 1979 e il 1980, contro il Malmoe e l'Amburgo di Felix Magath. E farlo dopo aver trascorso 6 anni sulla panchina degli odiati rivali del Derby County diciamo che non è proprio una cosa che si vede tutti i giorni.

Laurence Griffiths/Getty Images

Fasti lontani quelli del compianto Brian Clough, per una squadra che staziona in Championship (l'equivalente della nostra Serie B) dal 2008. Ma nel mondo è difficile, se non impossibile, trovare una squadra con una storia eccentrica come quella dei "Garibaldins". E chissà, magari presto il Nottingham Forest attraverserà di nuovo i due mondi per tornare in Premier League.


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