Le tempistiche per l'addio di Pogba alla Juventus dopo la lunga squalifica

In casa bianconera non ci si può ancora sbilanciare ufficialmente sul tempo necessario.

Pogba
Pogba / Stefano Guidi/GettyImages
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La marcia di avvicinamento alla sfida del Maradona tra Napoli e Juventus, in programma domenica, è stata turbata da una notizia che certo non impatta sulle scelte di Allegri - considerando come Paul Pogba sia fuori dai giochi da tempo - ma che, ovviamente, compromette il finale di carriera del francese e pone un punto, il peggiore, sulla seconda esperienza dello stesso Pogba in bianconero.

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma sulle conseguenze della squalifica di 4 anni comminata dal Tribunale Nazionale Antidoping al francese, con specifico riferimento al risparmio economico: superiore ai 30 milioni di euro. La Juve ha iniziato logicamente a programmare il futuro senza Pogba, senza dunque contare in un reintegro: prossimamente i bianconeri si confronteranno con l'entourage del giocatore, cercando un'intesa per il futuro.

Pogba è tornato a Torino nel 2022 a parametro zero, firmando un quadriennale da 8 milioni più bonus a stagione, ma (data la sospensione in via cautelare già da settembre) sta guadagnando attualmente il minimo sindacale (circa 2mila euro netti al mese).

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Il quotidiano fa anche una stima dei tempi del possibile divorzio, sottolineando come serva ancora attendere: la Juve non può chiudere a breve il contratto con Pogba perché, fondamentalmente, per usufruire dei vantaggi fiscali del Decreto Crescita dovranno passare almeno due anni dal ritorno in Italia del francese. Una questione che rende impossibile sbilanciarsi, oggi, sui tempi del definitivo divorzio, tenendo anche conto della possibilità che la Juve voglia aspettare gli esiti del ricorso al TAS (ultima sede di giudizio) in merito alla lunga squalifica.