Le tempistiche per il deferimento di Fagioli e la priorità della Juventus

  • Il giovane centrocampista si sarebbe autodenunciato
  • L'attività di scommesse non sarebbe estemporanea ma durerebbe da tempo
  • Tra poco più di 15 giorni potrebbe arrivare il deferimento
Nicolò Fagioli
Nicolò Fagioli / Timothy Rogers/GettyImages
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L'attualità che ruota attorno alla Juventus prevede quasi inesorabilmente capitoli sgraditi, effetti collaterali o situazioni esterne al campo che condizionano logicamente anche le cose di campo: dopo la squalifica di Pogba, per la positività a sostanze dopanti, ecco dunque emergere il caso legato a Nicolò Fagioli e alle scommesse sul calcio.

Il tema è delicato, comprendendo potenziali conseguenze sul fronte sportivo ma investendo anche la vita di un ragazzo così giovane, e oggi La Gazzetta dello Sport si sofferma proprio sulla questione dai vari punti di vista. Ieri, nel pomeriggio, sono emersi maggiori dettagli sull'accaduto: Fagioli sarebbe già stato interrogato a Torino e avrebbe ammesso di aver puntato anche sul calcio, in sostanza autodenunciandosi (come poi ribadito dai legali).

Già a fine agosto gli avvocati Ferrari e Simbari hanno avvertito la Procura Federale del procedimento, anche nell'ottica di confidare in un potenziale sconto sul fronte della sanzione sportiva. L'attività di scommesse illegali non risulterebbe estemporanea, spiega il quotidiano, ma sembrerebbe un'attività proseguita per qualche anno.

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Il tema dei tempi è quello che regala oggi delle novità: l'indagine della FIGC non dovrebbe avere tempistiche prolungate, per il deferimento non si dovrebbe andare oltre i primi di novembre (si parla dunque di circa 15 giorni da oggi, o poco più). La Juventus dal canto proprio ha a cuore la situazione del giovane calciatore, la priorità è quella di sostenerlo a prescindere da quelle che saranno le conseguenze sul fronte delle sanzioni.