Le sentenze che possono cambiare il calcio: monopolio UEFA e Liste UEFA

James Gill - Danehouse/GettyImages
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La giornata di domani potrebbe diventare storica per il mondo del calcio. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea è chiamata a prendere una decisione definitiva su alcuni punti. Il più importante mediaticamente è quello legato alla posizione dominante/monopolio - o meno - della UEFA e della FIFA sul mondo del calcio. Ma una seconda sentenza potrebbe aprire scenari clamorosi in ottica liste UEFA e giocatori del vivaio da inserire in essa.

Sentenza su monopolio sul calcio della UEFA

Questa sentenza è legata al ricorso presentato dai fondatori della Superlega per la posizione dominante della UEFA, che non permette la creazione di altre competizioni europee. Ad oggi la UEFA ha potere esecutivo, legislativo e giudizionario nei confronti del club e un anno fa Athanasios Rantos, Avvocato Generale, ha dato ragione alla UEFA (e alla FIFA) che confermava che qualsiasi nuova competizione deve passare dall'approvazione di UEFA e FIFA.

I quindici giudici chiamati a prendere una decisione presso la Corte di Giustizia della UE dovranno scegliere tra due opzioni:

  • Conferma le attuali posizioni: riconoscimento legittimo della posizione dominante della UEFA nel calcio europeo
  • Abbattimento del monopolio: accertare monopolio della UEFA in Europa e rendere illegittimo la sua approvazione per la creazione di altri tornei europei.

Sentenza su Liste UEFA e giocatori del vivaio

L'altra sentenza invece è stata portata avanti dall'Anversa contro la UEFA in relazione alla presentazione della Lista dei calciatori che possono partecipare alle competizioni europee, soprattutto in riferimento ai calciatori provenienti dal proprio settore giovanile.

Ad oggi, per regolamento UEFA, ogni squadra che partecipa ad una competizione europea deve presentare una lista di 25 calciatori, dove dovevono essere presenti almeno otto calciatori provenienti dal settore giovanile del proprio Paese, di cui almeno quattro devono essere del proprio settore giovanile. Nel 2022 l'Anversa e un giocatore belga hanno presentato ricorso in Belgio, ma il caso è arrivato fino alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Il motivo? Questo regolamento limita la libera circolazione dei lavoratori, garantita dall'Unione Europea stessa.

Maciej Szpunar, Avvocato Generale UE, ha già anticipato che: "per partecipare alle relative competizioni, i club devono iscrivere in un elenco un numero minimo di otto calciatori del vivaio su un numero massimo di 25, laddove tali giocatori del settore giovanile possono provenire anche da un altro club della federazione calcistica nazionale interessata", aprendo di fatto ad una possibile piccola rivoluzione sulle norme per la presentazione delle Liste UEFA.