Le reazioni del mondo del calcio alla sentenza della Corte di Giustizia sulla Superlega

Perez e Ceferin
Perez e Ceferin / Chris Brunskill/Fantasista/GettyImages
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Due schieramenti chiari fin dal principio, due diverse posizioni che hanno finito per collidere e per trovarsi dunque a celebrare oppure a criticare quanto accaduto questa mattina: la Corte di Giustizia Europea si è espressa sulla posizione della UEFA (una posizione indicata sostanzialmente come di abuso rispetto alle normali regole di concorrenza) ed è logico che i promotori della Superlega esultino, con rimpianti e critiche che invece emergono sull'altro fronte.

Una delle prime reazioni ufficiali è stata quella de LaLiga, una posizione di netta contrarietà a quanto espresso dalla Corte di Giustizia UE, in continuità con quanto espresso da tempo da Tebas: "Ribadiamo oggi più che mai quanto la Superlega rappresenti un modello egoista ed elitario. Tutto ciò che non sia totalmente aperto, con accesso diretto dai campionati nazionali stagione per stagione, è un formato chiuso. Il calcio europeo ha parlato, ascoltatelo".

Anche il presidente Javier Tebas si è espresso direttamente tramite X: "La sentenza non afferma che le norme di ammissione di FIFA e UEFA debbano includere la Superlega, al contrario sottolinea che i criteri di ammissione debbano essere trasparenti, obiettivi e non discriminatori. Principi incompatibili con la Superlega".

Sulla stessa linea, altrettanto ovviamente, la reazione di una delle parti in causa: la UEFA. Questo quanto affermato da una Federazione fiduciosa di poter intercettare le esigenze del calcio europeo: "La UEFA è fiduciosa nella solidità delle sue nuove regole e, in particolare, nel fatto che siano conformi alle leggi e ai regolamenti europei. La UEFA rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo, garantendo che continui a servire gli interessi più ampi della società"

Barcellona e Real Madrid esultano

Chiaramente non mancano posizioni di favore, come quella espressa dal presidente del Real Madrid: Florentino Perez ha accolto con entusiasmo il pronunciamento della Corte. Questo quanto affermato da Perez dopo la sentenza: "Dal Real Madrid accogliamo con enorme soddisfazione la sentenza della Corte di Giustizia UE, incaricata di garantire i nostri principi, valori e libertà. In primo luogo il calcio europeo non è e non sarà un monopolio, ogni club sarà padrone del proprio destino. I club vedono riconosciuto il diritto a promuovere competizioni che rendano più moderno il nostro sport. Ha vinto l'Europa della libertà, hanno vinto i tifosi e il calcio. Il Real continuerà a lavorare per il bene del calcio, abbiamo la responsabilità di dare un nuovi impulso al calcio europeo. Difendiamo un progetto moderno, compatibile con le competizioni nazionali, basato sul merito sportivo e aperto a tutti, che imporrà una forma effettiva di rispetto al FFP. Un progetto che dia sostenibilità economica al calcio e che protegga i giocatori, entusiasmando i tifosi".

Sulla stessa linea la posizione espressa dal Barcellona: "Il Barcellona esprime soddisfaione per la setenza attinente alla Superlega e al progetto di A22. Come uno dei club che hanno guidato il progetto il Barcellona sente che la decisione segna il passo per una nuova competizione di alto livello, in opposizione al monopolio, e si augura di aprire nuove discussioni sui prossimi passaggi. Il nostro club ha sempre spinto il mondo dello sport verso una crescita su piano nazionale e internazionale, la sostenibilità del calcio europeo richiede la creazione di un progetto che segua la linea della Superlega proposta da A22. Un sistema che ponga al centro tifosi e calciatori, un sistema che dovrà rispettare i meriti sul campo e la sostenibilità dei campionati nazionali".

Le reazioni dall'Italia

Secondo quanto appreso dall'ANSA, Aurelio De Laurentiis ha accolto favorevolmente la sentenza UE. Il patron del Napoli già in passato è stato a favore di nuove competizioni europee non legate alla UEFA e a questo punto sarebbe pronto al dialogo con gli altri grandi club europei per costruire insieme il progetto della Superlega come competizione alternativa, ma con criteri meritocratici rispetto a quella annunciata nel 2021.

Il commento di Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, che per il progetto Superlega ha perso (anche) il posto da presidente ECA, è arrivato sui social. L'ex massimo dirigente bianconero ha pubblicato una parte della canzone Where The Streets Have No Name degli U2, seguita da un "Fino alla fine..." come descrizione. Diversi tifosi bianconeri lo stanno ringraziando sui social per la sua battaglia.

La Roma si schiera contro la Superlega con un comunicato stampa: "Il Club non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo. L’AS Roma crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’ECA, in stretta collaborazione e in partnership con UEFA e FIFA".

Anche l'Inter si schiera apertamente contro una eventuale Superlega: "FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all'interno dell'ECA e in partnership con UEFA e FIFA. Come Società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall'ECA per sostenere questi valori".