Le modifiche del nuovo Protocollo: no ai ritiri e controlli più frequenti, rebus quarantena

FIGC Press Conference
FIGC Press Conference / Paolo Bruno/Getty Images
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La ripartenza della Serie A è inevitabilmente legata al nuovo protocollo sanitario. Nel pomeriggio di ieri la Lega Serie A ha limato i dettagli del documento poi condiviso con la Federcalcio e la sua commissione medica.

Nella serata di ieri, il Ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha ufficializzato di aver ricevuto il documento che oggi verrà valutato dal Comitato tecnico-scientifico del Governo, con la fumata bianca che potrebbe arrivare nel giro di 3-4 giorni.

Renato Balestra Exhibition Opening In Naples
Renato Balestra Exhibition Opening In Naples / Ivan Romano/Getty Images

Diverse le modifiche rispetto al vecchio protocollo, inizialmente bocciato. In primis sparisce la così detta "bolla”, ovvero le squadre non saranno in autoisolamento: niente ritiro, ad ogni sessione di allenamento ci sarà il termo scanner che misurerà la temperatura e chi ha più di 37,5 dovrà tornare a casa. Possibili i tamponi ogni quattro giorni.

La novità più grande - precisa però La Gazzetta dello Sport - riguarda i provvedimenti in caso di positività. "Dopo aver disposto l’immediato isolamento della persona, sarà tutta la squadra ad andarsene in isolamento per due settimane, ma all’interno del centro sportivo e proseguendo gli allenamenti" viene spiegato. Problema risolvibile durante gli allenamenti, ma non se si dovesse verificare poi in campionato, per il quale serviranno controlli giornalieri sull’andamento epidemiologico del virus nei centri sportivi e un nuovo protocollo per il calcio giocato.


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