Le migliori strategie di marketing adottate dai club di Serie A per San Valentino

Fans Final Celebration For Napoli Serie A Football Victory
Fans Final Celebration For Napoli Serie A Football Victory / Laura Lezza/GettyImages
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San Valentino è la festa dell'amore, dei fiori, dei cioccolatini, delle cene a lume di candela con la propria dolce metà, ma soprattutto è la festa del consumismo per eccellenza. Di conseguenza, le aziende sviluppano delle vere e proprie strategie di marketing per sfruttarne le potenzialità sia in termini di ricavi sia per quanto riguarda la fidelizzazione del cliente.

Non fa eccezione il mondo del calcio, visto che - bisogna farsene una ragione - i club sono delle aziende in tutto e per tutto, con un brand da rappresentare, degli ideali da trasmette e dei clienti (i tifosi) da accontentare.

San Valentino è una festa che si sposa bene con il calcio. D'altronde, è amore anche quello che lega una persona alla sua squadra del cuore. Quindi, nella giornata di ieri, le società di Serie A ne hanno approfittato per lanciare iniziative sia sui social sia offline per celebrare la passione dei loro tifosi.

In questo articolo ho riassunto le tre campagne che ho particolarmente apprezzato. Alla fine c'è anche un'idea che mi ha incuriosito, ma che non è stata approfondita adeguatamente.

Il Napoli fa battere il suo cuore in giro per il mondo

Uno dei capi saldi del reparto comunicazione e marketing del Napoli è il forte legame tra il club e la sua gente. Si può tranquillamente dire che Napoli, il Napoli e i napoletani siano una cosa sola. Il punto è che non tutti i napoletani vivono nel capoluogo campano: una recente indagine demografica ha infatti stabilito che, paradossalmente, Napoli non è la città con più napoletani al mondo (è addirittura la quarta).

Non sarà però la distanza però a compromettere il sentimento, che nel caso dei partenopei è forte e profondo. Ecco perché a San Valentino il club azzurro ha deciso di rendere omaggio al senso d'appartenenza dei napoletani con l'installazione WebFaro, una scultura luminosa situata nei Quartieri Spagnoli che ormai dal 2018 fa battere all'unisono dei cuori situati nelle principali città del mondo.

Dal punto di vista prettamente commerciale, per la sola giornata di ieri, mercoledì 15 febbraio, sullo store online della società è stato reso valido uno sconto del 15% su tutta la merce (eccezion fatta per le maglie lanciate durante il periodo di Sanremo per sostenere Geolier).

Si dice poi che la miglior pubblicità per un'azienda siano i suoi clienti. Ecco perché il Napoli ha anche invitato tutti i suoi tifosi a pubblicare una storia Instagram con l'hashtag #cuoredinapoli, un modo per sfoggiare l'orgoglio dei napoletani verso la città e il suo club.

Un Genoa in pantofole davanti a una serie tv

Ci sono coppie che si mettono in tiro per una cena elegante e altre che invece preferiscono festeggiare San Valentino a casa, con pigiama, film in tv e cibo spazzatura. Il Genoa e i suoi tifosi rientrano proprio nella seconda categoria. Il 13 febbraio il Grifone ha infatti pubblicato sui social un post dal copy eloquente: "A San Valentino stiamo insieme", promuovendo un allenamento a porte aperte presso il centro sportivo Signorini. Una campagna dunque nata online, ma che si è concretizzata nella vita "reale", con i tifosi accorsi numerosi sulle tribune per festeggiare San Valentino nell'intimità della loro casa.

Nella giornata di ieri sono stati poi pubblicati due reels su Instagram, entrambi accomunati da un giocatore che mette le mani per formare un cuore. Le finalità sono però diverse. Il primo ha infatti l'obiettivo di guadagnare qualche follower: il protagonista è infatti Kevin Strootman, uno dei calciatori più famosi della rosa, e il post è in collaborazione con il profilo ufficiale della Serie A, che ha decisamente più seguito di quello del Genoa. Il secondo rimanda invece a un discorso strettamente di campo: raffigura infatti l'esultanza di Ruslan Malinovskyi dopo il gol realizzato contro l'Atalanta la scorsa settimana e con ogni probabilità serve per proiettare il tifoso già verso la prossima partita.

Infine, anche i rossoblù hanno poi reso disponibile uno sconto valido per l'e-commerce, un 20% in meno però limitato solo alla prima e alla terza divisa da gioco.

Il romanticismo della Juventus

Tanta nostalgia e tanto romanticismo, con un creator emergente come tramite. In occasione di San Valentino, la Juventus collabora con Greg Goya, un artista che gira per l'Italia affiggendo dei cartelli con delle domande esistenziali alle quali i passanti rispondono in uno spazio apposito. I suoi video sono sempre più presenti, soprattutto su TikTok, e i bianconeri l'hanno invitato allo Stadium per fargli promuovere un'installazione speciale: un muro nero con la domanda "In che momento ti sei innamorato della Juventus?" e delle sciarpe completamente bianche su cui i tifosi (tra i quali c'era anche il figlio Andrea Pirlo) hanno scritto la loro risposta. Ne viene fuori un video emozionante, tra ricordi di una persona che non c'è più, di un determinato gol o di una maglia ricevuta in regalo da qualcuno di caro; in sottofondo la canzone "Fix You" dei Coldplay rende il tutto ancora più emozionante.

Nella campagna dei bianconeri per San Valentino va esaltato l'utilizzo funzionale del motto del club, che in questo caso viene riadattato al contesto. Alla fine del video si può leggere infatti un "Fino alla fine", seguito da un "Fin dall'inizio", mentre in un successivo post che ritrae alcune delle risposte scritte sulle sciarpe viene usato il copy "Amore dalla nascita, fino alla fine 🤍🖤".

La Juve fa dunque leva sull'aspetto sentimentale prima ancora che romantico che la lega ai suoi tifosi. Una strategia che si rivela vincente in quanto il coinvolgimento emotivo del consumer incentiva il senso d'appartenenza e la fidelizzazione. Non avranno aumentato il numero di magliette vendute (e in tal senso si spiega l'assenza di un codice sconto), ma i bianconeri sono entrati ulteriormente nel cuore della loro gente.

L'Inter e l'intelligenza artificiale: occasione sprecata?

Mai come quest'anno l'intelligenza artificiale rappresenta un tema con cui confrontarsi. All'Inter va senz'altro riconosciuto il merito di essere stata l'unica società che ha tirato fuori l'IA per San Valentino, ma forse avrebbe potuto approfondire meglio il discorso.

Ieri il club nerazzurro ha infatti pubblicato su Instagram un carosello composto da due foto: nella prima un gruppo di tifosi generato dall'IA, nell'altra una reale con tre persone appartenenti a generazioni differenti. A completare il post due scritte in inglese (stiamo pur sempre parlando di una squadra internazionale): sull'immagine viene riportato "AI cannot generate true love" (l'intelligenza artificiale non può generare il vero amore), mentre nella caption "You can only feel it 🖤💙" (puoi soltanto sentirlo, riferito al vero amore).

Si tratta, a mio avviso, di un messaggio interessante. Non solo perché, appunto, non ci ha pensato nessuno, ma perché celebra un sentimento autentico, ancestrale ma allo stesso tempo futuribile, che prevarrà sempre, anche in un mondo sempre più artefatto e artificiale.

Il problema è che sulla contrapposizione "IA-Amore Vero" l'Inter non insiste e a San Valentino pubblica altri due contenuti, entrambi video, su Instagram e TikTok. Il primo è anch'esso un carosello di foto che ritraggono i grandi giocatori del passato che baciano un trofeo o la maglia nerazzurra; il secondo è invece rivolto al presente e ci mostra un Marcus Thuram intento dare un bacio al pallone durante il riscaldamento e la scritta nel copy "Find someone who loves you like this" (Trovate qualcuno che vi ami in questo modo).

Analizzando nella loro completezza i tre contenuti, si capisce che lo scopo dell'Inter era quello di celebrare l'amore trans-generazionale dei suoi tifosi, ma - e sottolineo che si tratta di una mia sensazione - così si perde il potenziale che il tema dell'IA aveva da offrire.