Le idee di mercato dal gruppo C di qualificazione a Euro 2024

Alessandro Buongiorno
Alessandro Buongiorno / Claudio Villa/GettyImages
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Manca sempre meno alla conclusione delle qualificazioni a Euro 2024. Alcune nazionali hanno già prenotato un biglietto aereo per la Germania e possono vivere a cuor sereno le ultime due partite. Eccezion fatta per l'Inghilterra già matematicamente qualificata, il destino del gruppo C è però ancora tutto da scrivere, con Italia e Ucraina che si daranno battaglia fino a lunedì prossimo per il secondo slot per l'Europeo. Ma la sosta di novembre ci offre anche lo spunto per iniziare a parlare di mercato e può dunque essere interessante indicare quali giocatori si renderanno protagonisti della finestra invernale o di quelle future.

Inghilterra - Kalvin Phillips

Kalvin Phillips
Kalvin Phillips / Robin Jones/GettyImages

Sebbene il quadro del torneo non sia ancora definito, possiamo già dire che l'Inghilterra sia una delle nazionali favorite per la vittoria dell'Europeo. Le ambizioni dei Tre Leoni sono legittimate da una rosa impressionante, il cui valore complessivo supera il miliardo di euro (1,3 miliardi secondo Transfermarkt). I giocatori inglesi, quasi tutti militanti in Premier League, sono inavvicinabili per qualsiasi club di Serie A, ma la loro eventuale voglia di cambiare aria potrebbe favorire il loro approdo nel campionato italiano.

È il caso di Kalvin Phillips, classe '95 che si è reso conto di aver fatto il passo più lungo della gamba trasferendosi in un Manchester City pieno zeppo di talento in mezzo al campo. L'ex Leeds è un pretoriano del CT Southgate che continua a convocarlo nonostante lo scarso impiego, ma per poter essere protagonista a Euro 2024 deve necessariamente giocare con continuità e, di conseguenza, il suo addio ai Citizens già a gennaio è tutt'altro che un'ipotesi remota. Ad approfittarne potrebbe essere la Juventus, alla ricerca di un giocatore di spessore che prenda in mano le redini del centrocampo.

Italia - Alessandro Buongiorno

Alessandro Buongiorno
Alessandro Buongiorno / Claudio Villa/GettyImages

La sua scelta di declinare l'offerta dell'Atalanta per restare nell'amato Torino ha ripagato Alessandro Buongiorno, chiamato in Nazionale da Luciano Spalletti per i decisivi incontri con Macedonia del Nord e Ucraina. La sua è senz'altro una testimonianza d'amore, una di quelle storie romantiche di giocatori che preferiscono il club in cui sono cresciuti ai fasti della Champions League, ma nel calcio moderno non bisogna mai dare nulla per scontato. Magari Buongiorno diventerà una bandiera del Toro, ma le doti finora mostrate e gli ulteriori margini di crescita che la sua età garantisce porteranno top club a farsi nuovamente avanti con offerte economicamente sempre più importanti. Il cuore vincerà ancora?

Ucraina - Georgiy Sudakov

Georgiy Sudakov
Georgiy Sudakov / Alessandro Sabattini/GettyImages

La guerra sta purtroppo mettendo in ginocchio una realtà che grazie alla valorizzazione del talento era riuscita a ritagliarsi un posto d'onore nel panorama europeo. Lo Shakhtar Donetsk avrà pure perso tutti i suoi funamboli brasiliani, ma il cuore della scuola ucraina pulsa più forte che mai e Georgiy Sudakov ne è la dimostrazione. Nonostante i soli 21 anni, questo centrocampista può contare già su una discreta esperienza sul palcoscenico della Champions, nonché una presenza fissa nell'undici titolare della squadra più titolata di Ucraina. Preferisce giocare alle spalle delle punte, ma all'evenienza può agire anche come mezz'ala di inserimento. A renderlo speciale non è solo la fantasia ma anche l'imprevedibilità dovuta alla capacità di utilizzare entrambi i piedi. Su di lui potrebbe fiondarsi la Juventus, ma i 15 milioni di euro del cartellino lo rendono una preda appetibile per diverse squadre europee.

Macedonia del Nord - Eljif Elmas

Eljif Elmas
Eljif Elmas / Visionhaus/GettyImages

L'addio di Pandev e il tramonto della vecchia guardia rappresentata dai vari Trajkovski, Ristovski e Nestorovski stanno portando alla ribalta una nuova generazione di talenti macedoni di cui Eljif Elmas è senz'altro il capofila. Il classe '99 è al Napoli ormai da 5 stagioni, ma in questi anni non è mai riuscito a diventare un titolare fisso, restando relegato al ruolo di subentrante con cui spaccare la partita. Il giocatore non ha però mai nascosto la volontà di giocare di più, di avere più responsabilità e sentirsi protagonista. Segnali di malcontento non ne sono mai arrivati, su questo non ci piove, ma se le cose non dovessero cambiare nemmeno con Mazzarri, Elmas potrebbe anche decidere di rilanciarsi altrove. Il contratto in scadenza nel 2025, le trattative di rinnovo sempre complicate con De Laurentiis e un valore di mercato di 26 milioni di euro rendono dunque plausibile un trasferimento all'estero.

Malta - Teddy Teuma

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Teddy Teuma / MATTHEW MIRABELLI/GettyImages

Quella di Teddy Teuma sembra la classica storia del giocatore esploso troppo tardi, la cui carriera non è mai sbocciata forse proprio a causa di una nazionalità non esattamente di grido. Fino al 2019 si era probabilmente rassegnato a una semplice e opaca militanza nei bassifondi del professionismo francese, quando nel mercato di gennaio l'Union Saint-Gilloise gli tende una mano facendo di lui uno dei centrocampisti più forti del campionato belga. In tre stagioni e mezzo sforna 31 gol e 44 assist, si mette in mostra anche in Europa League, finendo con l'attirare l'attenzione dello Stade de Reims. Per lui, francese di nascita ma maltese per scelta, l'approdo in Ligue 1 è un'enorme soddisfazione. Forse, a 30 anni compiuti è troppo tardi per sfondare nel calcio che conta, ma Teuma potrebbe ancora togliersi qualche soddisfazione.