Le decisioni del giudice sportivo dopo la 33ª giornata di Serie A: stop per Palladino

Raffaele Palladino
Raffaele Palladino / Emilio Andreoli/GettyImages
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Sono arrivate le decisioni del giudice sportivo dopo la 33esima giornata di Serie A (non ancora conclusa): decisione ferrea su Pickel della Cremonese, che resterà fermo per due turni dopo il pugno rifilato a Tonali durante l'ultima sfida dei grigiorossi a San Siro contro il Milan. Un turno di stop per Amione (Sampdoria) e Celik (Roma) per doppia ammonizione.

Saltano invece una giornata Bradaric (Salernitana), Martinez Quarta (Fiorentina), Paredes (Juventus), Singo (Torino) e Zortea (Sassuolo). Per quanto riguarda gli allenatori scatta lo stop per Palladino (già diffidato) per ammonizione nel corso del match contro la Roma. Multa anche alla Lazio per 10mila euro, dopo che i suoi sostenitori hanno intonato cori di discriminazione territoriale oltre ad aver lanciato nel recinto di giuoco alcune bottigliette d'acqua. Per la Roma multa di 5mila euro, dopo che i suoi tifosi hanno lanciato in campo un petardo e un fumogeno costringendo il direttore di gara a fermare l'incontro per almeno un minuto. Infine ammenda di 3mila euro alla Fiorentina dopo che i sostenitori viola hanno lanciato due fumogeni nel corso del primo tempo.

Raffaele Palladino
Palladino / Gabriele Maltinti/GettyImages

Torna nella lente d'ingrandimento anche José Mourinho: il tecnico della Roma rischia di non prendere parte alla prossima sfida di campionato contro l'Inter dopo le parole rivolte al direttore di gara Chiffi nel post-partita del match contro il Monza. Il tribunale federale deciderà sul caso e nelle prossime ore verranno eseguite le contestazioni ai giallorossi e al loro tecnico per responsabilità oggettiva.


Ecco quanto affermato dall'allenatore portoghese: “Il peggior arbitro che ho incontrato nella mia carriera, e ne ho incontrati tanti. Non ha avuto influenza sul risultato però è scarso: tecnicamente orribile, non è empatico, non crea rapporti con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco morto.La Roma non ha la forza che hanno anche altre squadre per dire che non vuole certi arbitri. Anche se a volte mi sembra che non ne abbia nemmeno la voglia... Il club deve crescere anche a questo livello. Io ho smesso di lavorare gli ultimi 20 minuti perché sapevo che sennò mi sarebbe arrivato un rosso, succede sempre con lui. Sono sceso in campo con il microfono, mi sono protetto”.