Lazio, caso Zarate: l'attaccante non ci sta e attacca il presidente Lotito
In casa Lazio è scoppiato nuovamente il caos intorno al nome di Mauro Zarate, l'attaccante che, dopo i fasti delle prime annate in biancoceleste, è entrato in rotta di collisione con il club a causa delle promesse economiche non mantenute dal presidente Claudio Lotito e del trattamento ricevuto, visto che all'epoca l'argentino venne messo fuori rosa, costretto ad allenarsi da solo a Formello per tanto tempo.
Una vicenda tornata alla ribalta dopo il servizio realizzato da Le Iene e andato in onda su Italia 1, che ha raccolto le dichiarazioni di Luis Ruzzi, nel 2008 agente del calciatore. Secondo il procuratore la Lazio avrebbe pagato a Zarate - in maniera regolare - una minima parte dei 20 milioni di euro di ingaggio per cinque anni promessi dal presidente Lotito, con il resto del compenso - secondo il servizio - girato ad una società riconducibile al fratello di Zarate per eludere e risparmiare le tasse: 13 milioni di euro che non sono mai arrivati. Il calciatore, poi, è stato sibillino: "Il Presidente Lotito mi aveva detto che mi avrebbe dato 20 milioni in 5 anni. Parte dello stipendio tramite Petrucchi? Vero, ma non l’ho mai visto". Ma la Lazio e Lotito hanno già dichiarato che partiranno querele, sperando che si possa mettere la parola fine una volta per tutte.
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