Lavoro a gruppi ma niente schemi e partitelle: la Serie A prova a ripartire, no al "ritiro blindato"
Mentre in Germania si torna in campo tra mille contraddizioni (vedi il distanziamento in panchina, ma ovviamente non nel rettangolo di gioco), la Serie A prova a ripartire tra i numerosi botta e risposta che riguardano gli addetti ai lavori e i soggetti direttamente ed indirettamente coinvolti nella vicenda.
Dopo le polemiche e i punti di vista differenti riguardo il protocollo per la ripresa degli allenamenti di gruppo a partire da lunedì 18 maggio, secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, in concreto cambierà poco o nulla nella preparazione delle squadre di Serie A.
Scomparirà la «forma individuale» degli allenamenti - spiega la rosea -. Ma schemi e partitelle resteranno ancora vietati. Saranno possibili esercizi in piccoli gruppi, a quanto sembra anche con il pallone, ma rispettando il famoso distanziamento, che per l’attività sportiva è fissato sempre in 2 metri. Il no al raduno blindato, insomma, non ha azzerato le possibilità di riavviare la macchina.
Sull’asse Gravina-Spadafora continuano i contatti per la correzione in corsa del protocollo e intanto nella giornata di oggi è in programma un punto Figc-Lega Serie A. "Ci si muove su una proposta che può essere semplificata così: niente ritiro blindato, ma tamponi e test sierologici in più per monitorare la «negativizzazione» di tutto il gruppo“ si legge.
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