Lautaro primo passo: le prossime tappe (strategiche) del piano Inter
"FC Internazionale Milano comunica di aver raggiunto un accordo per il prolungamento di contratto del giocatore Lautaro Martinez: l'attaccante classe 1997 sarà nerazzurro fino al 30 giugno 2026". La notizia è stata resa ufficiale nella giornata di ieri e rappresenta uno dei primi passi strategici dell'Inter post-pandemia.
Il Covid ha inciso particolarmente su un bilancio della società. Ma questo sembra modificare le strategie di Suning, che nell'ultima assemblea dei soci, attraverso le parole di Steven Zhang, ha ribadito l'impegno a lungo termine nel club: "Nel corso di quest’anno sono state numerose le voci che hanno circondato il club e l’impegno della proprietà nell’Inter. Nessuna di queste è vera - una delle frasi del numero uno nerazzurro durante il collegamento dalla Cina - . Siamo l’Inter e siamo tra i club più importanti in Europa, sappiamo che per questo siamo sempre al centro dell’attenzione e che voci e speculazioni false e infondate saranno sempre messe in circolo a nostro riguardo. Dobbiamo solo rimanere concentrati sui nostri veri obiettivi e procedere sul nostro percorso". I tempi sono cambiati e gli investimenti in 'stile Lukaku' sono momentaneamente da accantonare, in attesa che le casse prendano sempre più ossigeno grazie alle cessioni fatte in estate e da ascrivere al prossimo bilancio (su tutte quelle del belga e di Hakimi), alla riapertura degli stadi e ai nuovi sponsor che porteranno maggiori guadagni rispetto al passato. Mentre si continua a lavorare con il Milan per il nuovo stadio di proprietà che potrà generare un'impennata nei ricavi.
Per garantire competitività a livello sportivo serve blindare i pezzi pregiati con i rinnovi di contratto. Dopo quello di Lautaro Martinez, preceduto negli scorsi mesi da quello di Alessandro Bastoni, è atteso anche quello di Nicolò Barella, senza dimenticare i vari Marcelo Brozovic, Milan Skriniar e Stefan de Vrij. E senza tralasciare quelli importanti previsti per la dirigenza: da Beppe Marotta a Piero Ausilio ed Alessandro Antonello, passando per Dario Baccin. Il tutto accompagnato da operazioni intelligenti e a basso costo (vedi Dzeko) per garantire all'Inter e a Simone Inzaghi di procedere nelle prossime tappe (strategiche) che possono garantire ancora competitività dopo il tricolore dello scorso anno.
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