Lautaro Martinez crede a un'Inter da Scudetto e si sente cambiato dopo il Mondiale
Dopo la sosta per il Mondiale adesso si torna a respirare aria di campionato. E' il caso dell'Inter che - nella giornata odierna - ha riaccolto Lautaro Martinez, fresco della spedizione qatariota che ha visto alla fine trionfare l'Argentina. Per il centravanti nerazzurro 7 reti e quattro assist, e oggi ha parlato ai giornalisti presenti in sala stampa di Appiano Gentile. Dal rientro a Milano all'esperienza sotto la guida di Scaloni, per poi passare anche per la prossima sfida che vedrà la Beneamata giocare in casa contro il Napoli di Spalletti. Ecco quanto emerso.
Sull'ultimo rigore calciato da Montiel: "Emozioni uniche, ho pensato a tutto quello fatto nel passato, da bambino sognavo questo ma non pensavo fosse così bello", riporta FCInterNews.
Sugli obiettivi e sul mondiale vinto: "Era quello più importante della mia carriera perché dopo questo non c'è altro, è il massimo giocare per il proprio paese, per la gente, è stato bellissimo, emozionante. Ora devo pensare a continuare a vincere perché si tratta di questo, vincere tutti i trofei che uno gioca".
Sull'obiettivo scudetto: "Credo a tutto, siamo ancora nella prima parte di campionato, abbiamo perso punti importanti in campionato, ora ci aspetta una partita importante mercoledì, dobbiamo prepararci bene, fare la nostra partita e anche in Coppa Italia siamo in corsa, arriverà il Parma, ogni appuntamento sarà importante. Non dimentichiamo la Supercoppa, vogliamo vincere tutto".
Sui ricordi del Mondiale: "In primis dico la sconfitta con l'Arabia, perché ci ha compattati, ci siamo parlati e abbiamo ricominciato a lavorare come abbiamo sempre fatto in questi tre anni con Scaloni. Poi la partita con l'Olanda, che ci ha recuperato da 2-0 a 2-2, il recupero lungo, nei supplementari abbiamo fatto bene, potevamo vincere ma siamo arrivati ai rigori e lì va come va. La terza immagine ovviamente il gol di Montiel".
Su cosa portare dall'esperienza qatariota all'Inter: "Le partite sono sempre lunghe, la forza del gruppo è molto importante, cercherò di trasmettere questo dal Mondiale. Abbiamo tanti giocatori importanti nello spogliatoio, è questo che mi è rimasto dentro".
Sul ritorno a Buenos Aires: "Bellissimo, un'emozione grande che abbiamo regalato a tante persone, poi arrivare a Buenos Aires e trovare tutte quelle persone felici è stato bellissimo".
Su come ti cambia la vittoria del Mondiale: “Ti dà più forza, siamo a metà campionato, magari di testa puoi stancarti di più, quello che abbiamo vissuto è forte. Con l’Olanda e in finale abbiamo speso tanto e ti stanchi mentalmente più che fisicamente”.
Su come si coltiva la voglia di vincere: "Lavorando, per l’amore che ho per questo sport, vado in campo sempre per vincere anche in allenamento sono così. Il Mondiale è il massimo ma ora dobbiamo qualificarci per il prossimo e rivincerlo, si va avanti così. Tutti i giocatori vogliono vincere ogni anno e io sono tra quelli”.
Sull'offrire una cena ai compagni interisti: “Quello che vogliono non mi hanno ancora detto nulla”.
Sul non fare gol, su come aiutare la squadra e sull'infortunio: “Anche qui all’Inter abbiamo superato tanti momenti difficili, se non faccio gol aiuto la squadra in altri modi. A volte non ci piace sentire tante parole da fuori perché la gente non sa cosa succede dentro, prima del Mondiale stavo giocando con la caviglia a pezzi, non sono arrivato in Qatar come volevo ma il mister i dottori lo sanno. Io vado a dormire tranquillo perché mi alleno sempre al meglio”.
Sulle sue condizioni: “Sono pronto, sono tornato dopo un po’ di riposo, la caviglia è migliorata, se il mister mi fa giocare sono pronto a dare una mano”.
Sul ritorno in Italia e sul passaggio dal mondiale al campionato: "E' difficile ma come dicevo abbiamo festeggiato, dormito poco, mangiato e bevuto, ora mi sono messo in aereo a pensare solo all'Inter e al Napoli, a lavorare con i compagni e ad ascoltare il mister per preparare la partita nel miglior modo possibile, sarà importante".
Sul modo di giocare tra Argentina e Inter: "Quando vengo chiamato in Nazionale gioco al migliore al mondo, lui è protagonista (Messi, ndr) e noi cerchiamo di dargli una mano. All'Inter ho il mio ruolo, cerco di fare il meglio possibile sia che si giochi con Correa, Dzeko e Lukaku. Mi preparo in allenamento al meglio".
Su come l'ha cambiato il Mondiale e su Inzaghi: "Questa esperienza mi ha fatto cambiare tantissimo, magari non riuscivo ad allenarmi per i problemi alla caviglia, ho iniziato non giocando. Ho imparato anche da questo e sono molto contento di quello che ho imparato e vissuto. Quando sono tornato il mister mi ha fatto i complimenti come i compagni e cono contento di essere qui a lottare con loro".
Sui ricordi più belli tra Inter e Argentina: "Ci sono tanti momenti belli vissuti qui, abbiamo vinto 3 trofei che mancavano da tanto, sono molto orgoglioso e contento di essere parte di questo gruppo e delle vittorie. Anche all'Argentina il Mondiale mancava da tanto, lo abbiamo portato a casa. Il momento più bello per me è quando mia figlia ha toccato la coppa del Mondo, per me è la cosa più bella con lei ho vinto tutti i trofei".
Sull'essere un leader anche nell'Inter:"Sono quasi 5 anni che sono qua, mi sento importante non solo perché ho vinto il Mondiale, anche prima. Ho preso responsabilità e cerco sempre di aiutare il compagno, che sia giovane o esperto, i gruppi si formano così, abbiamo tanti giocatori importanti ma vincere la coppa del Mondo cambia tutto. Io però resto la stessa persona e farò lo stesso lavoro che stavo facendo prima".
Su Lukaku e sul problema alla caviglia: "Dopo l'Atalanta ho tenuto duro, ho nascosto il dolore, cerco sempre di essere in campo per dare una mano a tutti, Romelu sta bene, si stanno allenando tutti bene, siamo al completo e stiamo lavorando tutti per affrontare la partita al meglio".
Su Maradona e sul messaggio più bello dopo il successo con la Francia: "Il messaggio più importante è di mia nonna, mia madre non è potuta venire al Mondiale e il suo messaggio è stato importante. Il fatto che Diego non ci sia ci ha fatto male a tutti, a tutto il mondo, ci è sempre vicino e si sta godendo la vittoria dall'alto".
Sull'assenza dell'Italia: "Siamo molto amici con gli italiani, so che erano tutti con noi, mi fa molto piacere, anche questo è bello. Ora l'Italia si deve preparare per la prossima edizione perché sono forti e hanno talento, spero che al prossimo Mondiale vengano con noi".
Sul Napoli e sul riprendere gli allenamenti: "Temiamo la qualità che ha il Napoli, di costruire dal basso, dobbiamo fare bene le pressioni senza palla, sarà importante, e fare il nostro solito lavoro, basare la partita su palla nostra e prepararci bene. La squadra l'ho trovata benissimo anche fisicamente, mi hanno raccontato cosa hanno fatto a Malta, siamo tutti belli carichi e sarà una partita importante per il nostro futuro".
Su cosa c'è da migliorare: "Ho imparato tanto, sono migliorato tanto, con tanti mister e tanto lavoro sono cambiato da così a così. Da qui a 4 anni voglio continuare a migliorare ogni giorno, sicuramente è il totale per essere più maturo e intelligente in campo e fare le cose che servono per la squadra".
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