Lautaro descrive il suo momento all'Inter ed esalta il peso della fascia da capitano
Lautaro Martinez ha rilasciato delle dichiarazioni a TYC Sports. L'emittente sudamericana ha condotto uno speciale sui campioni dell'Argentina, e stavolta è stato il turno del centravanti dell'Inter che - a parte il suo momento in nerazzurro - ha raccontato alla tv albiceleste tutte le tappe della spedizione in Qatar. Ecco quanto affermato.
Sul momento con l'Inter: "Sono qui da cinque stagioni, il lavoro quotidiano paga sempre. Essere capitano di questa grande squadra è un orgoglio e una soddisfazione. Ci sono stati tanti momenti in cui stavo bene, ma quello che sto attraversando oggi in totale è il mio miglior momento da quando sono all'Inter. Dalla fascia di capitano ai tanti gol che ho segnato, sto giocando quasi tutte le partite con continuità e questo è sicuramente importante per me e per il club", riporta FCInterNews.
Sul mondiale: "E' qualcosa alla quale penso ogni giorno. Siamo entrati nella storia del nostro Paese. In un anno e mezzo abbiamo fatto tutto il possibile con la Nazionale. Sono arrivato infortunato per via di un problema alla caviglia rimediato contro il Viktoria Plzen in Champions League, ma non era il momento per lasciare il club anche perché Joaquin Correa e Romelu Lukaku erano infortunati e non stavamo andando bene in classifica, avevamo perso tanti punti. Non volevo abbandonare i miei compagni, ho fatto le infiltrazioni e ho giocato sul dolore. Per me era impossibile allenarmi con continuità, parlai con lo staff medico e dopo la gara contro l'Australia ho riposato per qualche giorno, poi dopo qualche altra infiltrazione mi sono riposato ancora. Ora mi sento bene".
Sulla sfida con l'Arabia Saudita: "Non ho mai più guardato i miei gol. Nel secondo gol ero davanti alla difesa ma sul primo no, mi ha dato molta rabbia perché presumibilmente hanno commesso un errore nel rivederlo. È stato un errore tecnologico, si sono dimenticati di visualizzare un giocatore".
Sulla sfida con l'Olanda: "Gli olandesi avevano già parlato tanto di noi prima della partita, Parlavano tanto di noi, che li avevamo stuzzicati. La rabbia di Lionel Messi è stata importante perché ce n'è stata per tutti, nessuno ha avuto scampo. Il mio rigore è stato importante, un sollievo. Gli attribuisco grande importanza perché poi al Mondiale non sono riuscito a segnare, ma i compagni che sono entrati hanno fatto bene. Sono contento per tutti i ragazzi che sono entrati, in questo caso Julian Alvarez che ha giocato al mio posto e lo ha fatto nel migliore dei modi. Ci siamo incontrati, gli ho ovviamente detto che volevo calciare io. Uno è un attaccante... nel mio club tiro i rigori. In Nazionale quando Leo o Leandro Paredes non ci sono, tocca a me. In Copa América ho anche calciato. Hanno fatto l'ordine ed ero quinto. Per fortuna Enzo Fernandez ha sbagliato e sono riuscito a calciare".
Sui complimenti di Scaloni: "Lo ringrazio, mi ha sempre dato l'opportunità, si è fidato di me. Mi ha sempre parlato faccia a faccia, non nasconde nulla. Era sempre frontale. La comunicazione è molto importante, molto buona per il gruppo".