La Top 15 dei migliori allenatori attualmente senza squadra

Italian Football Federation 'Panchina D'Oro' Prize
Italian Football Federation 'Panchina D'Oro' Prize / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Dopo le parole di ieri, il futuro di Antonio Conte sembra sempre più lontano dall'Inter. In caso di separazione è ormai quasi certo che a sostituirlo sarà Max Allegri, reduce da un anno sabbatico dopo 5 anni e 5 Scudetti alla Juventus. Il livornese, però, non è l'unico tecnico svincolato, anzi. Ci sono diversi ottimi allenatori che sono senza squadra e, al contrario di Allegri, potrebbero rimanere a piedi anche nella prossima stagione. Andiamo a scoprire i migliori 15.

15. Aurelio Andreazzoli

Parma Calcio v Genoa CFC - Serie A
Parma Calcio v Genoa CFC - Serie A / Emilio Andreoli/Getty Images

Partiamo da uno dei tanti allenatori masticati e sputati dal vortice chiamato Preziosi. Dopo avergli affidato la panchina in estate, a seguito di due annate importanti con l'Empoli, infatti, il presidente del Genoa ci ha messo solamente 8 giornate per esonerarlo. Lui, però, come Juric in passato, ha dimostrato di essere un buon allenatore, dotato di idee di gioco interessanti. Nonostante si fosse parlato di un ruolo da vice di Pirlo alla Juve, al 99% Andreazzoli non avrà una panchina nella prossima Serie A, ma siamo certi che al primo esonero di una medio-piccola il suo nome sarà tra i primi a essere valutato.

14. Davide Ballardini

Genoa CFC v Parma Calcio - Serie A
Genoa CFC v Parma Calcio - Serie A / Paolo Rattini/Getty Images

Un altro ex Genoa. A differenza di Andreazzoli, però, Davide Ballardini non risente dell'esonero di Preziosi. Negli occhi di tutti, infatti, ci sono ancora i due miracoli, ovvero le due salvezze conquistate con Palermo e lo stesso Grifone. Inoltre non va dimenticato che non è stato esonerato per questione di punti, ma per via di dissidi con il presidente. Con lui la squadra era a 3 punti dalla zona Champions League. Ecco perchè, data la sua fama, sicuramente sarà chiamato da una squadra in lotta per la salvezza.

13. Leonardo Semplici

SPAL v Parma Calcio - Serie A
SPAL v Parma Calcio - Serie A / Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

Dopo un ciclo meraviglioso alla Spal che ha portato i ferraresi dalla C alla A, Leonardo Semplici si trova ora senza squadra. Esonerato, infatti, circa a metà campionato con la squadra a pochi punti dalla salvezza, ha visto da fuori i suoi ragazzi finire ultimi a quasi 20 punti dalla 17esima. Nelle scorse settimane sembrava vicino all'Udinese data l'incertezza di Luca Gotti. I friulani, però, alla fine hanno trovato il punto d'incontro con il loro attuale allenatore, lasciando Semplici senza squadra. Resterà a guardare, dunque, ma per poco. Non è difficile immaginare che sarà chiamato in sella dalla prima squadra di medio rango che esonererà il suo tecnico.

12. Vincenzo Montella

FBL-ITA-SERIEA-FIORENTINA-INTER
FBL-ITA-SERIEA-FIORENTINA-INTER / FILIPPO MONTEFORTE/Getty Images

Alziamo l'asticella e passiamo a un allenatore che aspetta la chiamata di un club di medio-alto livello. Nonostante le ultime esperienze siano state tutte negative, infatti, sarà complicato vedere Montella accettare una panchina di una piccola. Più facile che aspetti, piuttosto, una chiamata di una squadra estera. In ogni caso, dopo un grande inizio di carriera tra Catania, Fiorentina e anche Milan (il primo anno), l'Aeroplanino ha bisogno di un'opportunità per rimettere le ali e dimostrare di saper ancora volare.

11. Walter Mazzarri

US Sassuolo v Torino FC - Serie A
US Sassuolo v Torino FC - Serie A / Alessandro Sabattini/Getty Images

Dopo esser stato mangiato e sputato dall'Inter, con cui tutto sommato non aveva fatto poi nemmeno così male (vista la rosa), Walter Mazzarri ha deciso di ricominciare da realtà meno ambiziose. Prima all'estero, con il Watford, e, dopo, al Torino. Un passo indietro per farne due avanti. Peccato che entrambe siano andate maluccio, portando l'allenatore di San Vincenzo a ridimensionare il suo prestigio. Se dopo l'Inter, infatti, era comunque considerato un tecnico da big, ora, invece, se vorrà tornare in sella dovrà accettare una realtà di media classifica complici i bruttissimi risultati ottenuti coi granata (11 gol subiti nelle ultime due partite). Le occasioni non mancheranno di certo. D'altronde stiamo pur sempre parlando di un allenatore molto capace.

10. Bruno Lage

SL Benfica v CD Tondela - Liga NOS
SL Benfica v CD Tondela - Liga NOS / Gualter Fatia/Getty Images

A molti questo nome non dirà niente. Eppure questo signore di appena 44 anni è uno degli allenatori più promettenti del Portogallo. Dopo varie esperienze da collaboratore tecnico o assistente, infatti, nel 2018 è stato chiamato alla guida del Benfica B, salvo poi esser promosso nella prima squadra portata immediatamente alla vittoria del titolo. Il tutto nonostante l'avesse presa al quarto posto. Per gran parte della stagione appena conclusa, inoltre, il suo Benfica è rimasto primo in campionato, esprimendo bel calcio per, poi, cedere il passo al Porto. Un secondo posto che ha fatto male al presidente che l'ha esonerato, riprendendo Jorge Jesus e imbastendo una campagna acquisti faraonica (Vertonghen, Everton, vicino Cavani). Ora, dunque, si trova senza squadra, ma è probabile che finisca presto ad allenare una squadra di medio-alta classifica in Francia o Inghilterra.

9. Roberto D'Aversa

AC Milan v Parma Calcio - Serie A
AC Milan v Parma Calcio - Serie A / Emilio Andreoli/Getty Images

Torniamo tra le nostre mura, per la nona posizione. Qui, infatti, troviamo un allenatore che ha fatto molto bene in sella a una squadra di medio-alto rango, ovvero il Parma. Stiamo parlando di Roberto D'Aversa che, accettata la panchina dei ducali nell'ormai lontano 2016, in 4 anni ha portato la squadra emiliana dalla Serie C a giocarsi, per gran parte del campionato, la possibilità di tornare in Europa. Nonostante ciò è stato esonerato ieri e, per lui, si parla di Genoa dove lo aspetta il suo ex DS a Parma, Faggiano. Nel caso in cui, però, il Grifone prendesse Italiano, siamo certi che D'Aversa finirebbe, comunque, in una squadra di medio-alto livello, se non addirittura in una big in difficoltà.

8. Fabio Liverani

US Lecce v Parma Calcio - Serie A
US Lecce v Parma Calcio - Serie A / Maurizio Lagana/Getty Images

Svincolato, anche se ancora per poco, invece, Fabio Liverani. Dovrebbe, infatti, essere proprio lui a sostituire D'Aversa sulla panchina del Parma. Un salto di qualità meritatissimo per quanto fatto vedere a Lecce. Dopo un cattivo inizio di carriera tra Genoa e Leyton Orient, infatti, l'allenatore romano ha prima salvato la Ternana e, poi, portato il Lecce in due anni dalla C alla A, andando vicinissimo alla salvezza con un calcio spettacolare e nonostante una rosa deficitaria rispetto alle avversarie. Se si dovesse confermare su questi livelli anche a Parma, per lui potrebbero spalancarsi le porte di una big. D'altra parte, assieme a De Zerbi, è, probabilmente, il miglior prospetto italiano.

7. Marcelino

RC Celta de Vigo v Valencia CF  - La Liga
RC Celta de Vigo v Valencia CF - La Liga / Quality Sport Images/Getty Images

Torniamo all'estero, esattamente in Spagna. Lì, infatti, il Valencia sta affrontando una grave crisi economica proprio dopo due stagioni importanti che ha visto i pipistrelli conquistare due volte l'accesso alla Champions League e, soprattutto, la Copa del Rey. A condurli a queste imprese Marcelino, l'allenatore celebre in Italia per esser stato a un passo dall'Inter prima che i nerazzurri gli preferissero Pioli. Di lui, negli scorsi mesi, si era parlato anche di un possibile approdo al Milan ai danni proprio del tecnico emiliano. Voci, però, presto smentite, ma che fanno capire il prestigio dell'allenatore spagnolo. Possibile per lui un futuro su una panchina importante in Spagna, Inghilterra o, perchè no, in Italia.

6. Leonardo Jardim

Stade de Reims v AS Monaco - Ligue 1
Stade de Reims v AS Monaco - Ligue 1 / Jean Catuffe/Getty Images

Un altro allenatore in passato accostato alle big italiane. Leonardo Jardim, infatti, ha fatto un grande lavoro al Monaco. Semifinale di Champions League e vittoria del campionato ai danni del PSG, poi, però, il calo (complici le varie cessioni effettuate dal club) e i due esoneri, di cui l'ultimo lo scorso dicembre con la squadra monegasca al settimo posto in classifica. Ora, si trova senza squadra. Tuttavia rimane un'opzione invitante per tutte le squadre d'alta classifica che, durante la prossima stagione, si troveranno in difficoltà.

5. Laurent Blanc

Paris Saint-Germain v Olympique de Marseille - French Cup Final
Paris Saint-Germain v Olympique de Marseille - French Cup Final / Jean Catuffe/Getty Images

Nonostante non alleni da ben 4 anni, Laurent Blanc viene tutt'oggi considerato uno dei migliori allenatori a piede libero. In passato, infatti, è stato vicino alle big del nostro calcio e, più recentemente, è stato uno dei candidati numero uno per la sostituzione di Sarri al Chelsea, prima che Abramovic affidasse la panchina a Frank Lampard. Probabile che sia per i 4 campionati francesi vinti con Bordeaux e PSG o perchè, comunque, ha contribuito a innalzare il livello dei parigini, sta di fatto che le big in difficoltà potrebbero chiamarlo. Sarà questo l'anno del suo rientro?

4. Luciano Spalletti

FC Internazionale v Empoli FC - Serie A
FC Internazionale v Empoli FC - Serie A / Emilio Andreoli/Getty Images

Le big, non solo del nostro calcio, potrebbero bussare alla porta anche di Luciano Spalletti. Nonostante spesso sia protagonista di episodi extra campo alquanto discutibili (frasi contro la dirigenza, liti con i capitani delle squadre), infatti, non si possono negare la sua bravura e la sua affidabilità come allenatore. Ricordiamo che il tecnico di Certaldo è reduce da due quarti posti con l'Inter che non entrava in Champions League da 6 anni. Unica pecca non esser mai riuscito a vincere lo Scudetto, per questo non lo mettiamo nel podio.

3. Maurizio Sarri

Juventus v AS Roma - Serie A
Juventus v AS Roma - Serie A / Stefano Guidi/Getty Images

Fresco vincitore dello Scudetto, invece, è Maurizio Sarri che è stato esonerato dalla Juve nonostante il titolo. Un esonero dettato dal fallimento del progetto. L'ex Napoli, infatti, era arrivato per impostare il bel calcio e, invece, ha finito per contraddire sè stesso e accettare un brutto gioco a favore della vittoria. Con tutta probabilità resterà senza squadra, ma è facile che il suo nome sia tra i primi a esser analizzato dalle big in caso di necessità. D'altronde, nonostante tutto, stiamo parlando di un allenatore che negli ultimi due anni ha vinto Europa League e Scudetto.

2. Mauricio Pochettino

Tottenham Hotspur v Bayern Muenchen: Group B - UEFA Champions League
Tottenham Hotspur v Bayern Muenchen: Group B - UEFA Champions League / Julian Finney/Getty Images

E' stato vicino al Bayern Monaco prima che Flick facesse talmente bene da ottenere un meritatissimo rinnovo, poi è stato a un passo dalla Juventus prima che i bianconeri scegliessero la soluzione interna (e meno costosa), Andrea Pirlo, e, infine, è stato vicinissimo al Barcellona prima che i blaugrana optassero per l'ex, Ronald Koeman. Inoltre, con tutta probabilità, anche l'Inter avrà pensato al suo nome quando ha capito che con Conte poteva essere finita. Bayern, Juve, Barça e Inter. Quattro delle migliori squadre al mondo. Questo fa capire perchè Pochettino è, nonostante una bacheca vuota, così in alto in questa classifica. D'altronde ci si dimentica facilmente che prese un Tottenham da quinto posto e, facendo mercato tra i propri giovani (Kane, Dele Alli, Winks), l'ha portato, esprimendo un bel calcio, a un passo dalla vittoria di Champions League e Premier.

1. Massimiliano Allegri

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FRANCE-FBL-ITA-CULTURE / LUCAS BARIOULET/Getty Images

Difficile mettere più in basso del primo posto un allenatore che ha vinto 6 Scudetti tra Milan e Juventus e che ha trascinato i bianconeri a due finali di Champions League. Certo, il bel gioco non è suo appannaggio, però è concreto. Non sta troppo dietro ai ghirigori, ma vince. Questo è il bello di Max Allegri, questo, probabilmente, il motivo per cui l'Inter, in caso di separazione da Conte, sceglierà lui. Lui che se dovesse vincere la scommessa Inter, metterebbe a tacere chi lo giudica un allenatore in grado di portare alla vittoria solo squadre abituate a vincere, ma anche i suoi ex datori di lavoro, ovvero la Juventus. Una sua vittoria, infatti, metterebbe fine al ciclo che lui stesso ha portato al punto più alto.


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