La strategia UEFA per il calcio sostenibile entro il 2040
La UEFA propone una nuova strategia per un calcio sostenibile entro il 2040. Sono stati indicati 11 obiettivi da raggiungere nella partita contro la sostenibilità. O meglio, a favore della sostenibilità, contro il cambiamento climatico e non solo.
Alla fine dello scorso anno la UEFA ha lanciato la Strength through Unity, ovvero quella strategia per accelerare la sostenibilità nel mondo del calcio, in ottica di un sempre maggiore rispetto dei diritti umani e dell'ambiente. E anche se la "scadenza" è fissata al 2040, ci si propone di raggiungere tali obiettivi entro il 2030.
Quali sono le politiche in gioco?
Questi 11 obiettivi fanno riferimento all'antirazzismo, alla protezione dei minori, all'inclusione sociale, disabilità, salute e benessere, supporto ai rifugiati, solidarietà e diritti, economia circolare, eventi e infrastrutture più sostenibili, ed infine, ma non da ultimo, la lotta alla crisi climatica.
Come raccontato in passato da Michele Uva, direttore del Football & Social Responsability della UEFA, i primi campi di prova sono stati l'Europeo Femminile e la finale di Champions League. Uva parla del calcio come una piattaforma importante di voce, azione e buon esempio. Così, per tutti i goal sopraindicati, bisognerà mettere in atto specifiche azioni concrete: evitare, limitare, punire gli episodi legati al razzismo, nell'ottica di non dovervi più assistere, triplicare il numero di calciatori con disabilità e di lavoratori all'interno della UEFA stessa, arrivare a vedere eventi plastic free e senza sprechi, soprattutto di cibo, nonché tagliare quelle emissioni così pesanti per l'ambiente, arrivando al Net Zero appunto entro il 2040.
Le strategie
Chiaramente, "insegnare" tali valori non sarà facile, né rapido. La UEFA sta studiando un piano d'azione che parta dall'insegnamento di competenza concrete agli allenatori, che per allenare prendono licenze UEFA; piano che comprenda poi la pubblicizzazione del riciclo, dell'aumento dell'utilizzo di fonti di energia rinnovabile negli stadi ed anche l'implementazione dei trasporti pubblici per raggiungere gli stadi.
Una chiave interessante in tale ottica è stata l'imposizione, per tutte le federazioni europee, a partire da luglio 2022, di disporre di un manager per la sostenibilità, che sarà in grado di mantenere e promuovere la strategia in tale senso.
L'impegno dei club e dei tifosi
Se il raggiungimento della vetta necessita dei giusti mezzi, non si può non vedere come in realtà stia accadendo. Ma se la UEFA, oltre a prendere le giuste misure, suggerisce (e impone) determinati comportamenti, spetta poi ai protagonisti del mondo in questione attivarsi in merito. Sappiamo bene quanto società come Tottenham o Udinese, attraverso i loro stadi (e non solo) si siano (e tuttora continuano a farlo) impegnati in tale ottica. Salta all'occhio quindi quanto sia importante promuovere tale cambiamento.
Il lavoro mirato svolto dalla Roma negli ultimi anni, per esempio, e la creazione di una propria strategia ad hoc, hanno portato al riconoscimento da parte della UEFA, che ha scelto i giallorossi per pilotare lo sviluppo e l’implementazione di alcuni aspetti della Strength through unity. Il piano prevede azioni volte alla creazione di linee guida e programmi a lungo termine nel mondo del calcio dedicati a iniziative socialmente responsabili ed ecosostenibili. La via da seguire è all'ordine dell'attenzione dell'impegno.
E' fondamentale però allora farlo anche dal basso. Se gli eventi saranno plastic free entro qualche anno, fino a quel momento continueremo a gettare i rifiuti a terra negli stadi e nelle vicinanze di essi? E bisogna anche smettere di pensare che dipenda tutto dalle possibilità che ci sono offerte. "La raccolta differenziata non funziona, i bidoni sono sempre pieni"; di frasi così se ne sentono continuamente. In alcuni comuni d'Italia è innegabile, ma perché non cominciare a non comprare alimenti con involucri di plastica, preferendo magari quelli sfusi o confezionati con carta? L'impegno deve coinvolgere anche i singoli individui, come tifosi e uomini.