La strategia difensiva della Juventus su manovra stipendi e partnership

Gianluca Ferrero
Gianluca Ferrero / Marco Canoniero/GettyImages
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Dopo la notifica della chiusura delle indagini su manovra stipendi, agenti e partnership opache - inviata dalla Procura Federale alla Juventus - è arrivato il momento per i bianconeri di mettere a punto le strategie difensive da presentare.

Una strategia, quella bianconera, che tende a ribadire come nessun giudice si sia ancora espresso sul caso, sottolineando inoltre - spiega La Gazzetta dello Sport - di non aver mai nascosto l'intenzione di pagare i calciatori in un secondo momento. Un'intenzione dimostrata da una nota del 28 marzo 2020, col campionato fermo a causa della Pandemia: "Qualora le competizioni sportive riprendessero, la Società e i tesserati negozieranno in buona fede eventuali integrazioni dei compensi".

Per quanto riguarda le "side letter" la Juventus le indica come promemoria di conteggio atti a fissare la cifra che sarebbe poi dovuta essere corrisposta al calciatore, un ruolo dimostrato dal fatto che non tutte le carte in questione presentino firme del club e del calciatore interessato. Un aspetto che, a dire del club, toglierebbe valore legale al tutto.

Per quanto riguarda infine le partnership Chiné ha spiegato di voler attendere l'esito delle indagini delle varie Procure su tutti i club implicati tranne la Juve, il club bianconero a tal proposito s'interroga: la scelta non impedisce forse alla Juventus di poter sfruttare eventuali altri elementi utili alla difesa, legati alla posizione di altri club?