La strategia dei legali della Juve e il dettaglio sulle intercettazioni
La Juventus, dopo la stangata dei quindici punti di penalizzazione in classifica da parte della Corte Federale, non molla e si prepara alle prossime sfide che la vedranno impegnata sul campo. I bianconeri però giocano due partite diverse: quella sul rettangolo verde e quella legale. Il primo passo - come riferisce il Corriere dello Sport - è quello di riavere i quindici punti in classifica. La Juve impugnerà la sentenza al collegio di garanzia presso il CONI attendendo inoltre le ragioni che hanno spinto la Corte a decidere una penalizzazione così pesante.
Il collegio - sempre stando a quanto riportato dal quotidiano - dovrà decidere se annullare la sentenza, confermarla oppure rinviarla nuovamente alla Corte. I legali della Juve, inoltre, sostengono anche che ci sia un "vizio di forma": la procura federale avrebbe ecceduto i termini per presentare l’istanza di revocazione. Questo discorso è legato alle date: la FIGC avrebbe ricevuto il faldone dalla procura di Torino il 27 ottobre 2022 e non il 24 novembre, mentre la richiesta di revocazione da parte del procuratore Chiné è del 22 dicembre (precisamente oltre i 30 giorni previsti dal codice della giustizia sportiva).
Un altro punto fondamentale è quello delle intercettazioni: la Juve sottolinea un "improprio travaso", oltre a un dialogo non considerato tra Federico Cherubini e l'ex direttore finanziario Stefano Bertola, ritenuto significativo in quanto dimostrazione di "non illecito": "Non c’è nessun intento doloso. Se loro stanno cercando quello, non troveranno nulla".
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