La storia di Sara Gama: tra battaglie in campo (con Juventus e Italia) e fuori

Sara Gama
Sara Gama / Tullio M. Puglia/Getty Images
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Sara Gama è un po' il punto di incontro di tutto ciò di cui l'Italia e il panorama italiano aveva bisogno. Oltre al calcio, della quale è tenace portavoce e interprete sopraffina, si batte contro la discriminazione, l'omofobia e il divario di genere. Un simbolo che porta sulle spalle molto più che un numero e il colore di una maglia. Ma anche un'atleta e una giocatrice che con le sue capacità e la sua attitudine ha mirato in alto e ci è arrivata. Capitano della nazionale italiana femminile e giocatrice della Juventus Woman, Sara nasce nel 1989 dal padre del Congo e la madre di Trieste. Inizia fin da piccola a coltivare la passione per il calcio e, senza riuscire a stare lontana dal campo, gioca prima col Tavagnacco, e poi al Chiasiellis. Nel 2011 subisce un infortunio con la nazionale che gli vale una pesante battuta d'arresto per quasi un'intera stagione. Nell'agosto 2013, dopo un anno col Brescia, vola in Francia, nella sezione femminile del Paris Saint-German. Ma è solo nel 2017, quando passa alla Juventus, che il talento già suggerito dalle precedenti prestazioni, si rivela pienamente.

Jonathan Moscrop/Getty Images

La prima stagione si conclude subito con la vittoria dello scudetto, strappato con uno spareggio proprio al Brescia, sua ex squadra. Nella nazionale ha esibito una personalità accesa, una tecnica in grado di ammaestrare palla e gestire le situazioni tatticamente più spinose. Nel 2008 viene nominata tra le dieci giocatrici migliori degli Europei Under 19. Da lì in avanti, Sara Gama si impadronisce del posto da titolare e diventa un punto fermo della rosa della nazionale azzurra, un perno della difesa. Nel novembre di quest'anno è stata anche nominata vice-presidentessa dall'Associazione Calciatori Italiani, la prima donna a ricoprire il ruolo in questa corporazione. Ma i traguardi che ha raggiunto Sara Gama non sono ospitati solo in una teca, ma si concretizzano anche nei passi avanti della realtà calcistica che lei stessa rappresenta, una donna che ha da sempre combattuto contro pregiudizi di qualunque tipo che avrebbero potuto frenare il suo slancio e il tuo talento, che sono stati così efficaci da portarla in alto, ben oltre i preconcetti e le critiche.


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