La storia di Petrachi alla Roma: un amore mai sbocciato

Empoli v Torino FC - Serie A
Empoli v Torino FC - Serie A / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Il legame tra Gianluca Petrachi e la Roma si sta arrivando ai minimi storici. Forse siamo già arrivati ai titoli di coda, dopo nemmeno un anno. Il direttore sportivo con gli sms mandati a Pallotta giovedì scorso hanno di fatto chiuso il rapporto con il club giallorosso. La sfuriata al patron per non essere stato citato nell'intervista per celebrare il primo anno di insediamento di Fonseca è stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso ma la fiducia della società verso il diesse si è esaurita da tempo. Anche perché in meno di un anno Petrachi ha commesso tanti passi falsi, più mediatici che nella direzione sportiva (visto che l'unico errore è stato l'aquisto di Kalinic), che non sono piaciuti e hanno creato troppi malumori al club.

AC ChievoVerona v FC Torino - Serie A
AC ChievoVerona v FC Torino - Serie A / Emilio Andreoli/Getty Images

D’altronde, che Petrachi con la comunicazione non vada molto d’accordo è cosa nota. Sia internamente (vedi la sfuriata alla squadra durante l’intervallo di Sassuolo-Roma), sia esternamente. Quel giorno, a Reggio Emilia, non era la prima volta che il ds diceva la sua con toni aspri, ma era la prima volta che la cosa, a Fonseca, non andava giù. Senza filtri anche davanti alla stampa, vedi il 10 settembre quando ammette di aver incontrato l’Inter “a maggio” per Dzeko. Ne nasce un’indagine della Procura Federale, che però a febbraio lo assolve ritenendo che non ci fossero comportamenti non in linea con i principi di lealtà sportiva.

AS Roma v ACF Fiorentina - Serie A
AS Roma v ACF Fiorentina - Serie A / Giuseppe Bellini/Getty Images

Era il 4 giugno del 2019, praticamente un anno fa, quando Petrachi metteva piede nella capitale per la prima volta. O per meglio dire, per la prima volta intercettato dai media. In quel caso il Corriere dello Sport scoprì il direttore uscire dal terminal 3 di Fiumicino salutando l'amministratore delegato Fienga, che era tornato da Madrid per incontrare Fonseca. Il problema? Il diesse era ancora sotto contratto con il Torino, e Petrachi lì non ci sarebbe dovuto essere. All'uscita dall'aeroporto il diesse, sorpreso per i due cronisti presenti ad aspettarlo, non aveva rilasciato dichiarazioni provando invece a dribblare dai telefonini che lo stavano riprendendo. Il 25 giugno l’annuncio ufficiale e la firma fino al 2022. Petrachi entra a Trigoria con la volontà di rivoluzionare tutto, dai campi ai rapporti con la stampa, fino alle persone intorno alla squadra. Sempre meno, perché vuole che Fonseca e i giocatori siano concentrati solo sul campo. Un’idea condivisa dagli altri dirigenti, senza dubbio, meno i modi nel comunicarla.


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