La storia della Copa de la Liga e quella del 1983 decisa da Maradona
Immagina di aggiungere una terza competizione al campionato e alla Coppa nazionale in un contesto in cui i calciatori sono già ampiamente sovrastimolati dal punto di vista dello sfinimento fisico. In Inghilterra (FA Cup e EFL Cup) e in Francia (Coupe de France e Coupe de la Ligue) succede già da tempo, in Italia c'è solo la Coppa Italia e in Spagna la Copa del Rey, ma non è sempre stato così nel paese di Xavi e Iniesta.
Nella stagione 1982-83 prende forma nella testa del presidente del Barcellona José Luis Núñez e successivamente nei fatti la prima Copa de la Liga di Spagna, una nuova competizione con l'obiettivo aumentare i ricavi dei club attraverso il botteghino e la vendita dei diritti tv. Una scommessa con un format a eliminazione diretta con gare di andata e ritorno (Finale compresa).
Un progetto che non si limita a investire soltanto la Liga, ma che si svolge contemporaneamente anche nelle categorie inferiori, dalla Primera alla Tercera, passando per Segunda e Segunda B, e abbracciando di fatto le prime 4 categorie calcistiche della Spagna. Un progetto che decolla nel 1983 e naufraga nel 1986. Le motivazioni sono lo stress fisico di una Coppa disputata tra maggio e giugno in un paese caldo come quello iberico, il flop del botteghino e la decisione della TVE, la televisione pubblica spagnola di impedire la vendita dei diritti tv a catene private.
La formula, nella prima edizione, disputata al termine della primavera 1983, prevede scontri diretti di andata e ritorno tra le 18 compagini partecipanti alla Liga. Negli anni successivi, alle squadre di Primera si aggiungeranno le compagini vincitrici delle Copa de la Liga dell'anno precedente nelle categorie inferiori (una di Segunda, due di Segunda B e una di Tercera).
L'edizione 1987 prevede una modifica importante per provare a resistere al fallimento: una sorta di triangolare tra la squadra Campione di Liga, quella vincitrice della Copa del Rey e la squadra Campione dei (segundos) playoff della Liga, un torneo organizzato tra la settima e la dodicesima della classifica, la cosiddetta Liguilla. Questa modifica non va in porto, la quinta edizione non si giocherà mai, così come la Copa de la Liga.
Maradona e la doppia Finale Real Madrid-Barcellona nell'edizione 1983
Il 1983 è un anno più che positivo per il Barcellona. La Liga non la vincono nè i blaugrana nè i blancos, a festeggiare sono i leones dell'Athletic Club, ma in quella stagione il Clasico si disputa ben cinque volte aumentando inevitabilmente la rivalità tra Barça e Real.
I blaugrana vincono due volte in Liga, vincono la Copa del Rey nell'ultimo minuto di gioco grazie al gol di Marcos Alonso (padre) e si aggiudicano anche la prima edizione della Copa de la Liga. Entrambe arrivano alla Finale dopo aver saltato il primo turno. Nei Quarti il Barcellona supera lo Sporting Gijón e in Semifinale schianta l'Atletico Madrid; il Real batte la Real Sociedad e poi va in scena una Semifinale pazzesca contro il Real Saragozza, con una vittoria a testa per 5-3 e la sconfitta degli ospiti al Bernabeu soltanto ai calci di rigore dopo un clamoroso 8-8 totale.
In Finale ci vanno Menotti e Di Stefano, Maradona e Santillana. Nell'andata al Santiago Bernabeu finisce 2-2 e succede tutto nel secondo tempo. Maradona fa Maradona: serpentina e cross perfetto per il Lobo Carrasco che di testa segna con una traiettoria ambigua che però termina in rete. Il secondo gol arriva poco più tardi, Maradona corre a campo aperto e non trova nessun difensore sulla sua strada; giunto davanti ad Agustín lo salta senza problemi, attende il rientro del difensore e poi spinge la sfera in rete con quel dribbling non necessario, rischioso, ma incredibilmente perfetto che fa scattare gli applausi anche del Santiago Bernabeu.
Il Real non ci sta e decide di andare alla sfida di ritorno con un pari. Del Bosque spizza una punizione perfetta di Juanito per l'1-2, e cinque minuti più tardi è ancora Juanito a trasformare dal dischetto il definitivo 2-2.
Al Camp Nou si gioca l'ultimo atto e a mettere lo zampino nella sfida è ancora Diego Armando Maradona. Prima sfiora il gol con una punizione pazzesca da trenta metri o più e poi realizza con freddezza il rigore conquistato Bernd Schuster. Il Barça raddoppia con Alexanko di testa al 25° e domina la gara fino alla rete del 2-1 di Santillana. Il gol del Real arriva troppo tardi, Maradona consegna la prima Copa de la Liga a Sanchez, che la alza davanti ai suoi tifosi.