La storia del Fondo Elliott nel Milan: 4 (+1) anni di rilancio del club rossonero
Di Marco Deiana
In casa Milan si chiude l'era Elliott. Dopo quattro (più uno) anni alla guida del club rossonero, il Fondo della famiglia Singer si slega da una società resa più solida e vincente. La fine di una Era. A tutti gli effetti. Infatti il 30 giugno 2022 se ne andrà l'ultimo superstite della squadra ereditata nell'estate 2018 da Yonghong Li, Fassone e Mirabelli: stiamo parlando di Kessié, che da svincolato firmerà per il Barcellona.
La (breve) cronistoria del Fondo Elliott come proprietario del Milan
- Aprile 2017 - Il Fondo Elliott concede un prestito da 303 milioni di euro all'imprenditore Yonghong Li per completare l'acquisizione del Milan
- Luglio 2018 - Il Fondo Elliott acquisisce le quote del club rossonero dopo la mancata restituzione del prestito da parte dell'imprenditore cinese
- Agosto 2018 - La nuova proprietà decide di affidare a Paolo Maldini il ruolo di direttore tecnico
- Dicembre 2018 - Il Fondo Elliott affida a Ivan Gazidis le chiavi del club: è lui il direttore generale e amministratore delegato del club rossonero
- Giugno 2019 - Il Milan rinuncia ad un anno di coppe europee in accordo con la UEFA a causa del mancato rispetto delle norme sul Fair Play Finanziario
- Ottobre 2019 - Stefano Pioli viene scelto per sostituire Marco Giampaolo sulla panchina del Milan
- Agosto 2020 - Con una pandemia di mezzo, il Milan chiude la stagione al sesto posto
- Maggio 2021 - Il Milan si piazza al secondo posto dopo aver chiuso il girone d'andata come capolista, ma festeggia il ritorno in Champions League
- Maggio 2022 - La società rossonera può festeggiare lo Scudetto, il 19° nella storia del Milan
- Giugno 2022 - C'è il passaggio di consegne tra il Fondo Elliott e il Fondo RedBird
Il Fondo Elliott ha acquisito un Milan in condizioni tecniche e finanziarie preoccupanti. Con la saggezza, il carisma e l'occhio lungo della nuova dirigenza - composta da Gazidis, Maldini, Massara e Moncarda (in parte anche da Boban) - la squadra rossonera lentamente si è risollevata, tornando nel giro di poco tempo a lottare per il titolo. Dopo il sesto posto della stagione 2019-20, arriva la seconda posizione nella stagione successiva (nonostante il "titolo" di Campione d'Inverno).
La crescita del Milan è sotto gli occhi di tutti, ma ciò che la rende estremamente interessante è la gestione meticolosa delle finanze. Nella stagione 2021-22 arriva uno Scudetto che sa quasi di impresa se si considera il monte ingaggi rossonero, ben più basso delle rivali e concorrenti.
La gestione finanziaria del Milan durante l'Era del Fondo Elliott
Nella stagione 2017-18, quella che poi portò al passaggio di consegue - obbligato - tra Yonghong Li e il Fondo Elliott, il Milan ha chiuso con un fatturato di 255 milioni di euro e un rosso di 126 milioni di euro, con un patrimonio di -36 milioni di euro (sì, negativo).
Per la stagione 2021-22 le proiezioni portano il Milan verso un fatturato di 300 milioni di euro, un rosso da 96,4 milioni di euro e un patrimonio di 67 milioni di euro (sì, positivo).
Il nodo stadio
Probabilmente rimane un piccolo rimpianto alla ormai ex proprietà del Milan: lo stadio. Uno dei principali interessi del Fondo Elliott, che avrebbe voluto cedere il club con un impianto moderno, all'avanguardia e soprattutto di proprietà.
Ciò avrebbe permesso alla famiglia Singer di alzare ulteriormente la valutazione del Milan e avrebbe permesso ai rossoneri - con qualsiasi proprietà - di migliorare il fatturato e di conseguenza alzare l'asticella e la competitività della rosa.
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