La sorprendente statistica di Foti quando siede sulla panchina della Roma
Poco più di un anno fa andava in scena, all'interno dello staff della Roma, un cambio piuttosto sorprendente sia nelle tempistiche che valutando i nomi in ballo: via un connazionale di José Mourinho, come Joao Sacramento, e dentro un ex attaccante come Salvatore Foti, ritiratosi prematuramente dall'attività di calciatore (ad appena 27 anni, dopo una carriera costellata dai problemi fisici).
Un avvicendamento simile, generalmente, non fa balzare sulla sedia e non conquista le prime pagine: si trattò certo di una curiosità degna di nota ma niente, sulla carta, che potesse spostare equilibri i lasciare un segno diretto sui risultati della squadra.
L'edizione odierna de Il Romanista sottolinea proprio il ruolino di marcia sorprendente di Foti quando è stato chiamato, non troppo di rado, a sostituire Mourinho in panchina in seguito alle squalifiche dell'umorale portoghese.
Amuleto Foti per la Roma
Una tabella di marcia già notevole e arricchita ulteriormente dal successo di misura col Bologna: fin qui siamo a quattro vittorie su quattro partite con Foti in panchina, partendo dalla vittoria a La Spezia arrivata dopo un infinito recupero e arrivando come detto all'ultimo successo (sempre per 1-0) contro i rossoblù di Motta.
E, in mezzo, altre due vittorie tutt'altro che banali: un altro 1-0 - contro l'Atalanta - e soprattutto un 2-1 a San Siro contro l'Inter, firmato da Dybala e da Smalling in risposta al vantaggio di Dimarco. Quattro vittorie, dunque, accomunate da una grande solidità difensiva (appena un gol subito) e arrivate tutte di misura.
Mourinho ha espressamente preso le distanze da chi lo indica come scaramantico e legato a abitudini e routine propiziatorie ma, alla luce dei numeri qui citati, non ci sarebbe da stupirsi di fronte a reazioni più morbide di fronte alle squalifiche future: il vice, del resto, è stato fin qui una vera garanzia.