La Signora del "corto muso": Juve, il cinismo basta per sognare?

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Jonathan Moscrop/GettyImages
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"Una notte ero in un bar con una donna. Abbiamo parlato tutta la notte, abbiamo flirtato, le ho offerto qualche drink. Alle 5 del mattino però entra un uomo, la prende per il braccio e la porta in bagno: ci fa l’amore e se ne vanno via insieme. Peccato, ma non importa: io ho avuto la maggior parte del possesso quella notte."

Jorge Sampaoli

Con questa massima dell'ex CT di Cile e Argentina si può riassumere alla perfezione il Fiorentina-Juventus di ieri sera: i viola hanno tenuto palla per quasi tutto il tempo, hanno totalizzato qualcosa come 25 tiri ma nonostante ciò non sono riusciti a sbloccare il risultato; anzi - beffa di tutte le beffe - si sono dovuti arrendere a un autogol al photofinish.

Demeriti di un attacco viola sciupone o merito di una difesa bianconera organizzata e attenta? Probabilmente vale la seconda ipotesi, visto che nonostante le innumerevoli assenze la retroguardia juventina non è mai andata in difficoltà.

La Vecchia Signora si difende bene. Certo, ultimamente aveva iniziato a prendere qualche gol di troppo, ma generalmente è una squadra che subisce davvero poco. In un momento di piena confusione, Massimiliano Allegri ha deciso di puntare sul pacchetto difensivo per dare alla squadra sicurezza, una base solida su cui costruire un calcio brutto ma efficace.

Ieri sera abbiamo infatti assistito all'ennesimo capitolo del manuale sul "Corto Muso". Se la filosofia di gioco di un Guardiola fosse un libro, sarebbe presumibilmente un tomo da 2mila pagine; quella di Allegri - che rimane un allenatore di livello mondiale - sarebbe un pamphlet, un libricino di poche frasi il cui succo sarebbe: non importa come si gioca, ma bisogna fare un gol in più degli avversari.

Una specie di Machiavelli prestato al calcio. Il pensiero del tecnico bianconero è tutto in questo video in cui - parafrasando - dice che "Le azioni manovrate si fanno alla Play Station, mentre nella realtà conta vincere".

"Le avversarie manovrano? A me piace vincere. Non si gioca alla PlayStation". Filosciofia del Horto Muso

Posted by Lele Adani e la Garra Charrúa on Wednesday, March 2, 2022

La Juventus 2021/22 non è bella. Anzi, ha un gioco decisamente più scarno di quello di Empoli, Sassuolo ed Hellas Verona. Tuttavia, non sorprende vederla al quarto posto in Serie A, agli ottavi di Champions League e con un mezzo piede in finale di Coppa Italia.

Nonostante le difficoltà, i bianconeri sono ancora in corsa su tre fronti, potrebbe perfino chiudere la stagione con il Triplete. Checché ne dica Max, Madama non può non annoverarsi tra le pretendenti per lo Scudetto. La vetta dista 7 punti, questo è vero, ma già domenica può approfittare dello scontro al vertice tra Napoli e Milan. Se poi consideriamo che l'Inter non se la sta passando bene...

Lo sapevamo già, ma ieri sera ne abbiamo avuto la conferma: la Juventus non muore mai, combatte sempre fino alla fine. La Fiorentina l'aveva già sperimentato sulla sua pelle, quando, in campionato, si è vista beffare da un altro gol all'ultimo minuto. La loro garra i bianconeri l'avevano mostrata anche all'Olimpico, rimontando 3 gol alla Roma.

Non è la Juventus più forte dell'ultimo decennio, questo è evidente. Eppure, il pragmatismo di Massimiliano Allegri le ha permesso di arrivare a marzo con degli obiettivi autorevoli ancora alla portata. Con i rientri degli infortunati, i bianconeri ne guadagneranno anche in termini di qualità di gioco e, a quel punto, Scudetto, Coppa Italia e - perché no - Champions non sono più traguardi irraggiungibili.


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