La Serie A chiede la riapertura parziale degli stadi: richiesta giusta o azzardata?
La Serie A chiede la riapertura degli stadi al pubblico al più presto. Nella giornata di ieri le 20 società di massima serie hanno discusso di questo importante ma delicatissimo tema ed hanno elaborato un nuovo articolato protocollo che permetta, nel pieno rispetto delle norme igenico-sanitarie, la parziale riapertura degli stadi per questo finale di stagione (il protocollo verrà inviato alla FIGC affinché possa utilizzarlo nelle interlocuzioni con le istituzioni governative). Alla luce di questo è giusto riaprire già gli stadi? O è ancora troppo presto?
Il pubblico negli stadi è senza dubbio una componente molto importante per il calcio, sia dal punto di vista dello spettacolo in sé che (soprattutto) dal punto di vista economico in quanto i tifosi allo stadio garantiscono importanti introiti alle società tra biglietti ed abbonamenti stagionali, tuttavia riaprire gli stadi in vista del finale di stagione è una scelta abbastanza azzardata per come stanno attualmente le cose in Italia. La situazione in materia di Coronavirus è indubbiamente meno grave rispetto a qualche mese fa ma l'emergenza tuttavia non è ancora rientrata del tutto e se non si prendono le precauzioni del caso c'è il concreto rischio di far precipitare nuovamente la situazione.
I 20 club di Serie A dal canto loro vorrebbero che gli impianti fossero parzialmente riaperti ma anche questa ipotesi, seppur intelligente e abbastanza guardinga, al momento è un azzardo. Al termine del campionato mancano appena 6 giornate, andare a modificare il protocollo igenico-sanitario che per il momento sta ben funzionando per soli 6 turni è eccessiva come richiesta. La soluzione più giusta è che Lega Serie A, FIGC e Governo aspettino qualche mese, tengano sotto controllo l'andamento della curva epidemiologica e si facciano trovare pronti per l'inizio della prossima stagione con un protocollo serio ed efficiente che possa permettere per l'appunto la riapertura degli stadi.
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