La sconvolgente retrocessione del Milan in Serie B
Lo scandalo del Totonero rappresenta ancora oggi una delle macchie più brutte della gloriosa storia del Milan, costretto alla retrocessione in Serie B (la prima in assoluto) al termine della stagione 1979/80, nonostante il terzo posto in classifica.
È il 18 maggio 1980. A notte fonda, la commissione disciplinare della Lega Calcio emana la decisione che tutti i tifosi scongiurano: i rossoneri dovranno ripartire dalla seconda categoria italiana perché coinvolti come parte attiva in vicende legate al calcioscommesse, in particolare alla combine attuata contro la Lazio: la sfida del 6 gennaio precedente termina 2-1 in favore del Milan.
Decisivo il ruolo dell'allora presidente Felice Colombo, raccomandatosi a un commerciante di frutta di raccogliere le puntate dei calciatori in cambio di venti milioni di lire grazie all'intermediazione dell'ex tesserato Giorgio Morini. Fin dal primo istante non regge la versione della difesa, secondo cui Colombo avrebbe ceduto a un ricatto per salvaguardare l'immagine e la salute della società.
Aver mentito nella deposizione iniziale aggrava la posizione di Colombo, mostratosi ingenuo al centro di un vortice giuridico dal quale non sarebbe mai uscito impunito. La sensazione, anche a distanza di quarant'anni, è che l'atteggiamento controproducente del presidente milanista abbia danneggiato notevolmente la posizione del Milan, contro cui la giustizia si è scagliata in maniera severa e intransigente.
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