La Roma può davvero permettersi di perdere Zaniolo?

AS Roma v Genoa CFC - Coppa Italia
AS Roma v Genoa CFC - Coppa Italia / Silvia Lore/GettyImages
facebooktwitterreddit

Il futuro di Nicolò Zaniolo è tutto da scoprire. Le voci su un suo possibile addio alla Roma si susseguono e si fanno sempre più insistenti. Il numero 22 giallorossa sembra sempre più destinato a lasciare la Capitale con destinazione Londra (sponda Tottenham) o ancor di più Milano (sponda Milan).

Il rapporto tra Zaniolo e la Roma

Zaniolo da un po' di tempo è in contrasto con la società romanista. Tra le due parti non c'è un rapporto lineare ma si va avanti tra momenti di allontanamento e altri di avvicinamento. Ciò che però è sempre contato, per il numero 22 della Roma, è l'amore verso la Capitale e la maglia giallorossa. E ciò per cui valeva (o vale, il calciomercato è sempre imprevedibile) la pena tenerlo, per la Roma, sono le prestazioni in campo. Il suo iniziale apporto alla causa romanista è stato impressionante, mettendosi in evidenza come un calciatore con capacità fisiche e tecniche fuori dal normale, facendo da subito innamorare tutti i tifosi.

Poi due doppi infortuni gravi, al crociato, hanno rallentato la sua crescita e hanno cambiato anche il suo modo di giocare. Non per questo Zaniolo è diventato meno incisivo o timoroso. È tornato in campo con voglia di far bene e grinta. Ciò che è davvero cambiato è il suo posizionamento in campo: da mezzala e/o centrocampista offensivo con Di Francesco e Fonseca, ad attaccante con José Mourinho, abbassando il proprio rendimento.

Questa serie di avvenimenti, complice anche le difficoltà ad incidere in un ruolo che - forse - non gli appartiene totalmente, nonostante gli sforzi e i duri allenamenti (confermati da Mourinho: "Chi diceva che Zaniolo non si allenava bene mentiva, oppure era così prima che io arrivassi qui") ha innervosito il giocatore e la Roma ha così deciso di non blindarlo come lui sperava.

La situazione attuale

Per quanto moralmente non sia molto bello, e forse poco romantico, i giocatori forti vanno coccolati, spesso assecondati e pagati per il loro reale valore. Pensare che giocatori professionisti con una carriera di dieci, massimo quindici anni, possano rimanere in un certo contesto senza le giuste condizioni sportive ed economiche, solamente per l'amore della città e della maglia, è - oggi - un'utopia. A Zaniolo non è stato garantito tutto ciò, né l'ingaggio né le condizioni sportive adatte per rendere al meglio.