La riorganizzazione societaria (al suo interno) della Juventus
In attesa di capire che ne sarà del futuro (tra inchieste legate a plusvalenze e stipendi, punti di penalizzazione e una prossima stagione sicuramente senza Champions League), la Juventus prova a riorganizzarsi all'interno. Lo riporta il Corriere dello Sport che rivela quale sarà l'organigramma societario del prossimo futuro del club bianconero.
Si parte da Francesco Calvo, il nuovo Chief Football Officer (CFO), colui che è a capo del'area tecnica e che dovrà supervisionare il lavoro di Federico Cherubini (inibito) e Stefano Braghin. Calvo avrà la possibilità di firmare operazioni di mercato - in entrato o in uscita - per un valore massimo di 15 milioni di euro, potrà firmare o rescindere contratti dei calciatori fino ad un massimo di 20 milioni di euro e di allenatori fino a 5 milioni di euro.
Insieme a Calvo ci sarà Giovanni Manna, promosso dalla Squadra B (dalla Juventus Next Gen) per scovare nuovi talenti da inserire in rosa e migliorarne la qualità: supervisionerà gli unici due ex calciatori bianconeri rimasti in società con l'addio di Nedved, si tratta di Gianluca Pessotto e Marco Storari.
Ed infine, completa il quadro (o il tridente) Massimiliano Allegri, che rischia di diventare sempre più allenatore/manager della Juventus, soprattutto dopo l'investitura pubblica di John Elkann.
La Juventus riparte da un tridente: Calvo - Manna - Allegri. Un nuovo riassetto societario necessario dopo l'inibizione di Federico Cherubini, che rischiava di lasciare il club bianconero in una fase di stallo in un periodo in cui si inizia a programmare anche la prossima stagione.