La rifondazione della squadra dopo il flop-Mondiale e la cavalcata ad EURO 2016: il ciclo di Conte in Nazionale
A seguito del clamoroso flop della Nazionale di Cesare Prandelli ai Mondiali 2014, la FIGC ha deciso di affidare la guida degli Azzurri ad un allenatore navigato come Antonio Conte per ricostruire da zero la squadra ed avviare un nuovo ciclo vincente: ripercorriamo le tappe più significative ed importanti dell'avventura azzurra del tecnico salentino.
L'addio alla Juve e la nomina a CT della Nazionale
Dopo tre stagioni alla Juventus ed altrettanti Scudetti conquistati, nell'estate del 2014 il rapporto tra il tecnico leccese e i bianconeri si incrina con Conte che, a sorpresa, decide di dimettersi dall'incarico e di lasciare la Vecchia Signora. Un mese dopo il suo addio al club torinese, l'allenatore salentino firma un contratto biennale con la FIGC diventando il nuovo commissario tecnico della Nazionale nonché il coordinatore di tutte le giovanili azzurre.
L'esordio in azzurro
Conte fa il suo esordio assoluto come ct della Nazionale italiana il 4 settembre 2014 allo stadio San Nicola di Bari battendo per 2-0 l'Olanda in amichevole (reti di Immobile e De Rossi). L'esordio in gare ufficiali arriverà cinque giorni più tardi nel primo match valido per le qualificazioni ad EURO 2016 ad Oslo contro la Norvegia che vedrà gli Azzurri imporsi con un secco e convincente 2-0 a firma di Zaza e Bonucci.
La qualificazione ad EURO 2016
Il 10 ottobre del 2015 la Nazionale guidata da Antonio Conte festeggia la qualificazione alla fase finale di EURO 2016 con una giornata d'anticipo rispetto alla conclusione del girone: gli Azzurri chiudono al primo posto il proprio gruppo davanti alla Croazia con 24 punti frutto di 7 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta.
Gli Europei in Francia e l'addio
Dopo aver concluso al primo posto il proprio girone davanti a Belgio, Svezia e Irlanda, l'Italia ai quarti di finale si sbarazza dei campioni in carica della Spagna vincendo 2-0 a seguito di una prestazione di squadra davvero ottima. Il turno seguente gli Azzurri affrontano la quotatissima Germania alla quale cedono solamente ai calci di rigore dopo una gara tiratissima: questo KO segna la fine dell'avventura in Nazionale del tecnico salentino che qualche mese dopo diventerà ufficialmente il nuovo manager del Chelsea.
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