La prima storica del Monza targato Berlusconi-Galliani (il percorso)
Inizia la festa. Il Monza è in Serie A per la prima volta in 110 anni di storia. La maledizione è spezzata, i brianzoli gioiscono per un traguardo unico: la promozione nel massimo campionato italiano, un traguardo sognato, accarezzato e infine raggiunto in una delle finali playoff più emozionanti di sempre. Quando comincia però il sogno del Monza targato Berlusconi-Galliani?
Chiariamo: il Monza, Berlusconi o no, è una delle squadre con più presenze nella storia della Serie B (40), ma raramente è stata tra le più forti, le favorite del campionato cadetto. Gli investimenti dell'ex presidente del Milan hanno reso i biancorossi migliori anno dopo anno e portato la città brianzola in Serie A in poco più di tre stagioni.
Dalla D alla A
Al termine della stagione 2014-15 il Monza fallisce e riparte dalla Serie D. Un anno di rodaggio e nel 2017 conquista il campionato centrando la promozione in Lega Pro. Sfiora l'accesso alla B nella prima stagione, al termine della quale la società brianzola viene rilevata dalla Fininvest di Berlusconi. Nella stagione 2019-20 sono ancora i playoff a fermare i biancorossi che perdono anche la finale di Coppa Italia Serie C.
L'anno successivo il tandem Berlusconi-Galliani non sbaglia. Con Cristian Brocchi in panchina i biancorossi dominano il girone A di Lega Pro perdendo soltanto 2 volte in 27 giornate (è la stagione conclusa prima causa Covid) e ottengono la promozione in Serie B 19 anni dopo l'ultima volta. Il Monza però non torna nel campionato cadetto per fare la comparsa. Al suo primo anno di B è la squadra con il valore di mercato più alto di tutte le partecipanti (transfermarkt).
In rosa figurano nomi come Kevin-Prince Boateng o Mario Balotelli, o anche il giovane e fuori categoria Davide Frattesi, più giocatori d'esperienza come Donati, D'Alessandro o Barberis. I soldi investiti in questi tre anni sono tanti e la prima stagione in Serie B si conclude con la delusione dei playoff che lasciano il Monza nel campionato cadetto. La squadra finisce terza (massimo piazzamento della sua storia), ma contro il Cittadella sesto cade nel primo turno playoff perdendo 3-0 fuori casa e non riuscendo a rimontare nella gara di ritorno.
Il 2021-22 sembra essere l'anno giusto, Berlusconi rinforza ancora i biancorossi: arrivano Ciurria, Caldirola, Marrone, Mazzitelli e Molina più diversi giocatori in prestito, e sulla panchina vien scelto Giovanni Stroppa. Alla trentasettesima giornata i biancorossi hanno tutto nelle loro mani. Per confermare il secondo posto e l'accesso diretto alla Serie A serve una vittoria a Perugia. In Umbria finisce male, 1-0 per la squadra di casa che spedisce Stroppa e i suoi nell'incubo playoff.
Il quarto posto (a braccetto con il Pisa) manda il Monza direttamente alle semifinali. Con il Brescia vince entrambi i turni per 2-1, e anche con i toscani si impone all'U-Power Stadium con lo stesso risultato. Ieri, a Pisa, è successo di tutto in una gara sconsigliata per chi non regge la pressione e le emozioni forti. Il Monza di Stroppa perde il vantaggio dell'andata dopo 8 minuti con i padroni di casa che riescono a portarsi sul 2-0; poi però una meraviglia di Machin rimette il risultato in parità e Christian Gytkjaer consegna ai biancorossi la virtuale qualificazione a dieci dal termine. Virtuale perché un colpo da biliardo violento di Mastinu porta la Finale Playoff a un'incredibile proroga quando scatta il 90°.
I supplementari sorridono ai biancorossi che si portano avanti subito con il colpo di testa di Luca Marrone e sfruttano l'errore di Birindelli per congelare il risultato ancora con Gytkjaer. Dopo più di due ore di gioco i fantasmi delle mancate qualificazioni passate svaniscono, Monza è in Serie A dopo un cammino rapido, intenso e articolato. E Berlusconi si lascia andare ai microfoni di Dazn.
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