La posizione della UEFA sulle voci di una rivoluzione delle coppe europee

Secca smentita della UEFA sull'indiscrezione lanciata da El Pais in merito a una sorta di ibrido con la Superlega
FBL-UEFA
FBL-UEFA / FABRICE COFFRINI/GettyImages
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Nelle ultime ore si è tornati a parlare di Superlega, non a causa di un ritorno al piano originario di eludere il controllo UEFA e di organizzare una competizione parallela (ma esterna alla Federazione) ma per l'indiscrezione - lanciata da El Pais - in merito a un possibile ibrido tra la stessa Superlega e l'attuale organizzazione delle coppe europee. La voce in questione, in sostanza, si riferiva alla possibile ristrutturazione del contesto delle competizioni internazionali attraverso la creazione di tre diversi livelli: la Super League, l’Europa League e l’Aspirant League, ognuno con 18 squadre, con possibilità di essere promossi da un livello all'altro e di retrocedere.

Una possibile evoluzione, un curioso incrocio tra l'attuale assetto delle coppe e la Superlega che ridimensionerebbe il peso dei campionati nazionali, che trova adesso una ferma smentita da parte della UEFA: "La UEFA non sta lavorando a nessun nuovo progetto del genere. L’opposizione della UEFA verso qualsiasi tipo di cosiddetta Superlega è ben documentata e le voci che suggeriscono qualcosa di diverso sono del tutto infondate".

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Una presa di posizione che, del resto, si collega alle novità già previste nel panorama delle competizioni internazionali a partire dal 2024/25: "Attendiamo con impazienza l’introduzione del nuovo formato delle competizioni per club a partire dal 2024, che mantiene il principio secondo cui il rendimento nazionale è la chiave per la qualificazione e consentirà ai tifosi di vedere ancora più partite europee importanti, un migliore equilibrio competitivo e una competizione aperta, dove ogni partita conta" è la posizione espressa dalla UEFA.