La più bella partita di Mario Balotelli
28 giugno 2012, ore 20:45. A Varsavia si gioca Germania-Italia, semifinale dell'Europeo. I tedeschi arrivano alla sfida contro i rivali di sempre dopo essersi sbarazzati agevolmente della Grecia, mentre gli Azzurri, seppur faticando, hanno eliminato la ben più temibile Inghilterra.
In quell'Italia targata Cesare Prandelli ci sono diversi giocatori di talento, da Buffon a Pirlo, da Marchisio a De Rossi, da Di Natale a Cassano, senza dimenticare la fantasia di Alino Diamanti. Tuttavia tutti si aspettano grandi cose da un solo uomo: tutti gli occhi sono su Mario Balotelli. Quella, infatti, è la prima grande competizione internazionale che vede l'attaccante bresciano protagonista con la maglia azzurra. Di più. In quell'Europeo, Prandelli, nonostante i 22 anni, affida proprio a Balotelli il pesante fardello dell'attacco dell'Italia. Tutti sono curiosi di vedere se Mario sia realmente in grado di essere il leader del presente e del futuro della Nazionale.
Una questione a cui fin lì, Balo non aveva risposto come ci si poteva attendere. Buone prestazioni, ma solo un gol sino alla semifinale, infatti. Un pò troppo poco. Molti cominciano a pensare che, forse, sarebbe meglio puntare sull'usato sicuro, Totò Di Natale, capace di segnare 23 gol in Serie A e autore del primo gol dell'Italia in quell'Europeo, contro i campioni in carica della Spagna. Molti, ma non Prandelli che crede fortemente in Balotelli e lo schiera punta accanto a Cassano, la coppia 'genio e sregolatezza' per eccellenza.
Alle 20:45 la sfida comincia. Nelle prime battute, Balotelli tocca palla tre volte, ma in tutte e tre le occasioni Boateng e Hummels lo annullano. Sembra una partita no per il numero 9 azzurro. Troppo forti i centrali tedeschi, troppo solo lui in attacco. Al minuto numero 20, però, cambia tutto. Sulla sinistra Cassano tiene palla sull'attacco di Hummels e, attorniato da sole maglie avversarie, tira fuori il coniglio dal cilindro. Fantantonio nasconde il pallone e aggira il difensore del Borussia Dortmund, lasciando lì anche Boateng, poi mette un cioccolatino in area. Lì c'è Balotelli che salta più in alto di Badsuber e trafigge Neuer con un colpo di testa che fa saltare sulla sedia tutti i tifosi italiani allo stadio e a casa. Mario festeggia agitando il fondo della sua maglia, quasi a scrollarsi di dosso tutte le parole dei critici e mostrando, allo stesso tempo, ciò che realmente conta, ovvero la Nazionale.
Balotelli e l'Italia prendono fiducia dopo il gol, trainati dai tifosi azzurri allo stadio. L'attaccante bresciano si abbassa, agisce da attaccante boa, conquista ottimi falli da Badstuber che lo insegue per tutto il campo. Una marcatura a uomo che ricorda gli anni '70/'80. Balotelli, però, è immarcabile. Minuto 36. Montolivo guarda avanti e fa partire un lancio millimetrico a cercare proprio il numero 9 azzurro, la palla passa alle spalle di Lahm, arriva da Mario che tentenna un po' pensando di essere in fuorigioco, la fa rimbalzare, si gira verso la porta, carica il destro e sfonda la porta con un destro potentissimo. Germania 0, Italia 2. Balotelli si gira verso la panchina azzurra, si toglie la maglia ed esulta mostrando i muscoli. "Sembra una statua" dicono i telecronisti della RAI. No, quella è una posa da supereroe. Quella notte, infatti, Balotelli è Super Mario.
Nemmeno i crampi che lo costringono, controvoglia, a lasciare anzitempo il campo né il gol nel finale di Ozil riescono a rovinare quella magica serata. La serata che resterà impressa nella mente di tutti come la migliore serata della carriera di Mario Balotelli.
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