La pirateria, gli ascolti in calo e il calendario troppo fitto: parla De Siervo
La pausa per le nazionali consente agli addetti ai lavori di riflettere su quelli che sono i principali problemi della Serie A. Nell'intervista concessa al quotidiano Il Mattino, l'amministratore delegato del campionato italiano, Luigi De Siervo, si è infatti soffermato sui temi della pirateria e quello del calo degli ascolti. Non è mancato poi una critica alla FIFA per un calendario reso ancora più fitto per colpa del Mondiale per Club.
Sulle mosse del Governo contro la pirateria:
"Il Governo si è mosso, e anche bene. C'è un filo di Arianna che collega l'hacker con il terminale del cliente: ora dobbiamo risalire all'utilizzatore finale e sanzionarlo. Le norme ci sono. Un vero tifoso non vede la partita piratata, perché poi fa un danno al suo club. Ma è questione culturale, non legata al prezzo degli abbonamenti".
C'è stato un calo di ascolti in queste prime tre giornate?
"No, perché si calcola solo l'audience di Dazn e mancano ancora i dati di Sky, che si è assicurata tre gare. Poi c'è il fenomeno di chi si abbona in ritardo, dopo essersi disabbonato prima dell'estate. Ma non siamo preoccupati".
Non è che si gioca troppo?
"Sì, il numero di gare è esagerato. Ma non è colpa nostra: le partite che organizziamo come Lega sono sempre le stesse. Da anni. Abbiamo in corso un battaglia legale con la Fifa per il Mondiale per club. Ma anche con la Uefa è in corso una discussione: in pochi anni il numero delle partite della nuova Champions e delle nazionali è cresciuto in maniera vertiginosa".