La nuova strategia della Saudi Pro League: giovani, mercato e sostenibilità

Una strategia ad ampio raggio che coinvolge in modo importante l'ex direttore tecnico del Chelsea, Michael Emenalo, e che guarda al futuro del movimento calcistico saudita.
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FBL-KSA-NASSR-RONALDO / FAYEZ NURELDINE/GettyImages
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La scena calcistica internazionale sta facendo i conti, in modo sempre più dirompente, con l'ascesa del calcio saudita e della Saudi Pro League come realtà ormai in grado di attrarre campioni affermati e non soltanto calciatori in declino. Una realtà divenuta fortemente concorrenziale rispetto ai più importanti club europei, un contesto spesso criticato o snobbato a causa di strategie troppo incentrate sul presente e poco oculate sul fronte della sostenibilità economica e della tenuta a lungo termine. Proprio in questo senso appare significativo quanto comunicato dalla stessa Saudi Pro League in merito alle proprie strategie future per quanto riguarda la crescita dei giovani talenti, l'arrivo di campioni internazionali e il miglioramento della governance. I propositi espressi si possono riassumere in tre punti cardine:

  • La strategia della Saudi Pro League si allinea e si integra col programma di sviluppo dei giovani della SAFF (Saudi Arabian Football Federation), nuovi regolamenti saranno implementati nella prossima stagione e in quelle successive.
  • La Saudi Pro League ha individuato in Michael Emenalo il Director of Football che dirigerà il PACE (Centro di eccellenza di acquisizione dei calciatori) in maniera da gestire in modo centralizzato il mercato dei trasferimenti.
  • Un nuovo modello darà ai club le migliori competenze per affrontare il tema della sostenibilità del movimento calcistico saudita.

Giovani, mercato e sostenibilità: la Saudi Pro League guarda al futuro

Soffermandosi sul primo punto occorre sottolineare l'input, emerso ufficialmente oggi, sulla necessaria crescita del movimento giovanile e sulla capacità di sviluppare al meglio i talenti sauditi fin dalle primissime fasi della loro carriera (allineandosi alla Federazione in tal senso), in aggiunta alla capacità di assicurarsi talenti provenienti da altre realtà. Principi rivolti chiaramente al futuro, a una visione a lungo termine che spesso è stata indicata come punto debole del movimento calcistico saudita. In questo senso nuove regole e nuovi input emergeranno prima della prossima stagione, un aspetto già significativo si può riscontrare nel passaggio da 18 a 16 anni pensando ai calciatori che potranno scendere in campo nella Saudi Pro League 2023/24. Una novità che contrinuirà ad aumentare lo spazio dei giovanissimi in campo, nei propositi espressi.

Novità anche nella composizione delle rose: da 35 calciatori in totale a 25 giocatori con 10 aggiuntivi che dovranno avere necessariamente meno di 21 anni (cambiamento che avrà luogo dalla stagione 2025/26). Spostandosi su una prospettiva ancor più a lungo termine, dalla stagione 2026/27, emergeranno anche regolamenti sulla presenza in rosa di calciatori cresciuti nel vivaio di club sauditi (4) e del vivaio del singolo club (altri 4). L'intento è quello di fondere nelle varie squadre il giusto mix di giovani "cresciuti in casa" e di stelle internazionali, a loro volta in grado di contribuire alla crescita dei giovani.

E pensando all'arrivo di calciatori internazionali si sottolinea la creazione del PACE (Centro di eccellenza di acquisizione dei calciatori) che sarà diretto da Michael Emenalo in qualità di Director of Football con effetto immediato: un cambiamento che di fatto è già in corso, con tutti i club che stanno usufruendo del lavoro di Emenalo (ex direttore tecnico del Chelsea). Il contributo di Emenalo è decisivo per indirizzare al meglio tutto ciò che riguarda lo scouting, il sistema dei trasferimenti e l'acquisizione dei calciatori. L'approccio al mercato è centralizzato e si lega alla necessità di fornire a tutti i club le migliori basi per la sostenibilità anche a lungo termine.

Le dichiarazioni di Allazeez, Emenalo e Al Misehal

Saad Allazeez, CEO ad interim e vicepresidente della Saudi Pro League, si è espresso così sulle strategie appena illustrate: "La Saudi Pro League ha la grande opportunità di incontrare le ambizioni calcistiche del Paese e per avvicinare al calcio un numero sempre maggiore di persone. Dalla prossima stagione la SPL diventerà sempre più giovane e competitiva, grazie al lavoro che la Federazione sta mandando avanti da anni. La nuova strategia renderà quello della SPL un ruolo chiave per favorire lo sviluppo dei club e l'istituzione del PACE permetterà di agire al meglio sul mercato internazionale. Ogni club avrà la possibilità di migliorare la propria squadra, grazie a questo modello innovativo ed Emenalo è perfetto per questo lavoro per esperienza, competenza e contatti. Il PACE fa parte di un più largo insieme, ancora da annunciare, che migliorerà ancora il campionato e lo renderà tanto competitivo quanto sostenibile a lungo termine, come le migliori leghe del pianeta. Si tratta di un processo che va oltre all'ingaggio dei top player che dominano le prime pagine. Guardiamo al lungo termine e saremo giudicati su quella base, anche pensando alla crescita commerciale dei club. Non vediamo l'ora di svelare per intero la strategia".

Michael Emenalo
Emenalo / Chris Brunskill/Fantasista/GettyImages

Non mancano le parole di Michael Emenalo, una figura chiave in questa nuova strategia: "Si tratta di un ruolo a cui mi sono preparato per 45 anni, sono intrigato dall'ambizione del progetto e dalla sua audacia. Non è un processo frutto dell'improvvisazione ma di un percorso costruito nel tempo, la Saudi Pro League offre un'opportunità all'intero mondo del calcio. Dal 2021 gli investimenti nel calcio giovanile saudita sono aumentati del 162% e sono stati aperti 23 centri regionali di allenamento, un impatto importante e dimostrato anche dai numeri degli iscritti e dalla loro crescita, sia pensando ai calciatori che agli allenatori".

Infine ecco le parole del presidente della Federazione calcistica saudita, Yasser Al Misehal: "L'Arabia Saudita ha dato prova di cosa può fare a livello internazionale, già ai Mondiali in Qatar, dimostrando anche quale sia il livello della SPL. Il futuro è luminoso e tante idee favoriranno la crescita del calcio saudita, a livello maschile e femminile. Vogliamo un campionato di cui essere orgogliosi, certo, ma vogliamo anche tutelare l'interesse della Nazionale con nuove strategie legate al calcio giovanile".

Il comunicato della Saudi Pro League sulle nuove strategie da adottare rivendica anche i risultati ottenuti dall'Al-Hilal oltre che della Nazionale saudita, sottolineando il crescente interesse per il campionato anche grazie ai calciatori che arrivano da più di 40 Paesi diversi. Non mancano infine riferimenti al calcio femminile e alla nascita del campionato femminile, con annessi investimenti per favorire la crescita del movimento: un ulteriore segnale di quanto la sviluppo del calcio saudita non voglia legarsi semplicemente a scelte valide per l'immediato ma voglia invece giocare un ruolo fondamentale all'interno del Paese, per la diffusione dello sport (non solo a livello professionistico) e per la promozione di uno stile di vita sano.