La "nuova" Inter di Conte: tutto è cambiato in due mosse a partire da... Bergamo
Sono momenti colmi d'attesa per l'Inter e i suoi tifosi, dopo che la grandissima vittoria 5-0 dei nerazzurri contro lo Shakhtar Donetsk ha regalato una storica finale di Europa League alla squadra di Antonio Conte. E proprio le scelte del tecnico salentino hanno giocato un ruolo fondamentale nella cavalcata nerazzurra che si concluderà in Germania venerdì 21 agosto al "RheinEnergieStadion" di Colonia.
Una marcia finora trionfale quella intrapresa dall'Inter in Europa League: formalmente cominciata dalla vittoria con il Getafe, ma in realtà partita dall'ultima giornata di campionato contro l'Atalanta. La bella vittoria di Bergamo, infatti, non ha solo consegnato il secondo posto in Serie A, ma anche una squadra praticamente intoccabile che ha trovato un equilibrio perfetto. È proprio da lì che è partita questa Inter fatta con gli stessi undici giocatori per una precisa scelta di Antonio Conte. Basta con il turnover, ecco i "titolarissimi" per intenderci.
Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D’Ambrosio, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young; Lukaku-Lautaro Martinez. Primi a subentrare Sanchez (almeno fino all'infortunio nei quarti contro il Bayer Leverkusen) ed Eriksen. Godin e Gaglliardini, che prima erano i calciatori più discussi, sono diventati inamovibili: il difensore uruguaiano, dopo tanta - troppa - panchina, sembra tornato quello dell'Atletico Madrid. Mentre il centrocampista, seppur con meno qualità rispetto ad Eriksen, garantisce equilibrio e copertura. Per l'Inter e gli stessi undici, adesso, manca un ultimo sforzo. Quello più difficile.
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