La nuova Freccia e l'eredità di Maicon: Hakimi, il treno arrivato dal Marocco per far volare l'Inter

Yuto Nagatomo, Davide Santon, Jonathan, Ezequiel Schelotto, Wallace, Martin Montoya, Cristian Ansaldi, Joao Cancelo, Sime Vrsaljko, Cedric Soares, Victor Moses, Antonio Candreva. Sono tanti i terzini o esterni (con Javier Zanetti e Danilo D'Ambrosio che meriterebbero un discorso a parte) che hanno calcato la fascia destra di San Siro con la maglia dell’Inter dal 2012 in poi. Perché proprio dal 2012? Perché in quell'anno Maicon Douglas Sisenando, conosciuto semplicemente come Maicon, svuotava l’armadietto di Appiano Gentile per volare in Inghilterra e sposare il Manchester City.

Da quel giorno in poi l'Inter non ha più avuto in terzino che in realtà era anche un attaccante in più. Fino all'estate 2020, quando la coppia Ausilio-Marotta chiudeva a fari spenti il colpo Achraf Hakimi dal Real Madrid. Quaranta milioni di euro nelle casse dei Blancos e un treno in arrivo dal Marocco per la fascia destra di Antonio Conte.

Al classe '98 sono bastate appena due presenze per chiarire - e ribadire - a tutti di che pasta è fatto. Un assist a Lukaku, dopo essere entrato a partita in corso, per azionare la rimonta contro la Fiorentina alla prima uscita ufficiale in nerazzurro; un assist (sempre al belga, dopo appena 28 secondi) e un gol all'esordio da titolare con il Biscione a Benevento. Hakimi è la nuova Freccia dell'Inter e la missione è chiara: seguire le orme di Maicon. Come fatto capire dal diretto interessato nella prima chiacchierata social con i tifosi nerazzurri: "La verità è che Maicon era un giocatore impressionante, con un fisico incredibile.Spero di poter continuare sulla sua strada e creare la mia leggenda per essere ricordato come lui in questo club”. E i presupposti ci sono tutti.

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