La magia unica del colpo di tacco
Di Marco Deiana
Ci sono giocate che valgono il prezzo del biglietto e tra queste rientra sicuramente il colpo di tacco. Un gesto spesso istintivo che permette di rubare il tempo al marcatore di turno, anticipando di uno o due tempi (scusate il gioco di parole) un passaggio o una conclusione in porta.
Un gesto tecnico all'apparenza molto semplice ma ricco di insidie. La figura barbina è dietro l'angolo se non si hanno le qualità per farlo, anzi rischia di diventare anche pericoloso per la propria squadra. Insomma, meglio lasciare questa responsabilità a chi ha freddezza, carisma e tecnica individuale eccelsa.
Non mancano gli specialisti. Anche se definirli specialisti non è il massimo. Non stiamo parlando di un calcio di punizione o di rigore, dove ci si allena quotidianamente per raggiungere la perfezione. Il colpo di tacco è istinto, imprevedibilità... magia.
Ho deciso di dividere il colpo di tacco in diverse varianti. Devo essere sincero, non ho fatto una grossa ricerca. Anzi, a dirla tutta mi sono buttato sui primi colpi di tacco che mi sono passati nella mente, proprio per rendere questo pezzo più immediato e meno ragionato.
Altruista
È il più recente, quello che ha ispirato questo articolo. Parliamo del colpo di tacco di Karim Benzema. Il centravanti francese si sveste dei panni da bomber e decide di regalare un cioccolatino al compagno Casemiro per l'1-0 del Real Madrid in casa dell'Espanyol. Naturalmente un assist di tacco, con tanto di tunnel al marcatore. Una giocata improvvisa e inaspettata, e proprio per questo motivo esaltante e unica nel suo genere.
Concretezza
Diversi, ma entrambi concreti. Parliamo dei colpi di tacco di Amantino Mancini e Luis Suarez. Il primo realizzato in un derby tra Roma e Lazio, quindi ancora più esaltante per tutta la pressione e l'atmosfera presente nella Capitale in quel momento; il secondo invece segnato in una sfida senza storia tra Barcellona e Maiorca.
Il brasiliano Mancini ha sfruttato un cross basso di Cassano sugli sviluppi di un calcio di punizione e facendo passare la palla in mezzo alle gambe ha poi concluso con il piede più lontano, piazzando il pallone sul palo più lontano. Il gesto dell'uruguaiano Suarez invece è indescrivibile. Su un passaggio filtrante in area di rigore, spalle alla porta, è riuscito a sollevare il pallone con il tacco, beffando il portiere che tutto si sarebbe aspettato ma non un gesto tecnico del genere. Concretezza, ma anche tanto tanto e tanto genio.
Gol di tacco alla Crespo
Non riesco a dare una definizione più neutrale. Per me questi sono i gol di tacco alla Crespo, con l'attaccante che anticipa la difesa avversaria sul primo palo e spedisce il pallone sul palo più lontano con l'ormai noto gesto tecnico. Tutto molto facile, se ti chiami Hernan Crespo.
Geniale
Spazio alla genialità. Qui abbiamo un mix di assist e gol. Da Totti che smarca Cassano con un tacco volante no look, a due capolavori del calcio mondiale, ossia i gol di Roberto Mancini e Gianfranco Zola, rispettivamente con le maglie di Lazio e Chelsea. Da lasciare senza fiato e senza parole.
D'altronde parliamo di tre calciatori che hanno fatto del genio il proprio punto di forza nella propria carriera professionale nel mondo del calcio. E qui sta proprio il punto. Solamente loro, o pochi altri, avrebbero anche solo pensato di smarcare un compagno o finalizzare un calcio d'angolo con un gesto tecnico di tale efficacia e bellezza.
Acrobatico
Ibrahimovic e Biava. Il giorno e la notte, con tutto il rispetto per l'ex difensore del Palermo. Ma parliamoci chiaro. Un colpo di tacco acrobatico te lo aspetti dallo svedese e ne sappiamo qualcosa, per esempio a Euro 2004, quando di fatto ci eliminò nella fase a gironi della competizioni con una mossa da taekwondo. E non è stato neanche l'unico realizzato con un indici di difficoltà stellare.
Invece alzi la mano chi poteva immaginare una prodezza di tacco di Biava. Ai tempi del Palermo il centrale difensivo ha realizzato un gol acrobatico, con la mossa dello Scorpione. Gol dell'anno, frutto di istinto puro.
Fantascienza
Lo confesso. A distanza di anni continuo a sognare il colpo di tacco di Guti e ogni tanto sono costretto ad aprire Youtube per riguardarlo più e più volte. E ancora oggi non riesco a immedesimarmi nell'ex giocatore del Real Madrid.
Ma come si può, a tu per tu con il portiere, anche solo pensare di liberare un compagno con un colpo di tacco?! Boh. Una roba da fantascienza, così come l'ha definita Trevisani in live durante la telecronaca del match tra Deportivo la Coruna e Real Madrid.
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