La Juventus non rinuncerà alla Conference League: il motivo e i possibili sviluppi

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Juventus / Nicolò Campo/GettyImages
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"Remota e autolesionista": è così che La Gazzetta dello Sport definisce la presunta decisione da parte della Juventus di rinunciare alla Conference League della prossima stagione. Già, perché, sebbene sia evidente che i bianconeri farebbero volentieri a meno della terza competizione UEFA, è altrettanto vero che ritirarsi in maniera arbitraria dal torneo comporta una pesante sanzione dal punto di vista economico.

Alla Juve non resta quindi che aspettare che l'UEFA si esprima in merito alle presunte violazioni del Fair Play Finanziario come diretta conseguenza del maquillage finanziario architettato con le manovre stipendi e le plusvalenze fittizie. Sempre secondo la rosea, dalla Continassa si augurano di incorrere proprio in un anno di estromissione dalle coppe europee e quindi nella mancata partecipazione alla prossima Conference.

In quel caso ai legali bianconeri non sarebbe nemmeno dato il mandato di preparare un ricorso. Cosa che invece dovrebbero fare se gli anni di espulsione dalle coppe fossero due, con il rischio di non prendere parte alla Champions League del 2024/25. Lì allora la Juve si rivolgerebbe alla Corte di Arbitrato dello Sport di Losanna, massima istanza giudiziaria sportiva europea.